Orsato lascia i Mondiali con un grande rimpianto: ora c’è solo un favorito per la finale
Un calcio di rigore assegnato con decisione, un cartellino rosso e quattro gialli. L'arbitraggio di Daniele Orsato fa da corollario alla serata di grazia dell'Argentina, che vola in finale battendo la Croazia (3-0) trascinata dal talento divino di Lionel Messi e dall'ebbrezza della gioventù che sprigiona Julian Alvarez.
Il direttore di gara italiana esce a testa alta da una sfida che alla vigilia, dopo quanto accaduto contro l'Olanda e gli atteggiamenti furibondi, ne avrebbe messo a dura prova la tenuta psicologica, il metro di giudizio, l'interpretazione (e l'applicazione) delle regole, la capacità di tenere in pugno l'incontro senza ergersi a protagonista, la personalità che è sinonimo di carattere e determinazione. Se l'è cavata nel migliore dei modi anche grazie a un andamento del match indirizzato dalla superiorità netta della Seleccion.
Uno in particolare l'episodio che ha "promosso" Orsato, è l'azione che ha portato al rigore grazie al quale l'Albiceleste ha sbloccato l'incontro. Gvardiol e Lovren valutano male la traiettoria su una palla lunga giocata dall'Argentina: sono posizionati male, sbagliano il tempo dell'intervento e vengono ‘bucati' dal taglio in profondità di Julian Alvarez.
L'attaccante del Manchester City viene affrontato da Livakovic in uscita: il contatto c'è, l'ostruzione è netta. Orsato non ha dubbi e indica il dischetto del rigore ma non estrae il rosso nei confronti del portiere croato salvandone la buona fede nell'intervento. È quello l'unico momento dell'incontro che si alza di tono: Kovacic e il numero uno prendono il giallo (saranno ammoniti anche Romero e Otamendi in altre situazioni della gara), Manduzkic dalla panchina (è assistente del ct, Dalic) eccede belle proteste e viene espulso.
In diretta tv Daniele Adani – che dedica ancora un'ovazione a Messi – elogia la direzione di gara perfetta di Orsato. Peccato che, avendo fischiato in semifinale (come lui anche il messicano Cesar Ramos in campo per Francia-Marocco), non potrà essere designato per la partita che assegnerà la Coppa del Mondo.
Chi potrebbe essere l'arbitro? Il ragionamento parte da una riflessione: ipotizzando che non sarà un brasiliano a fischiare l'Argentina in una finale dei Mondiali, la rosa dei papabili annovera 6 possibili candidati. Si tratta di Al-Jassim (Qatar), Elfath (Stati Uniti), Gorbal (Algeria), Makkelie (Olanda), Marciniak (Polonia), Taylor (Inghilterra).
Posto che le origini marocchine di Elfath siano fonte di perplessità (che il Marocco arrivi o meno in finale), in quella lista ci sono arbitri che in questa edizione non hanno diretto partite a eliminazione diretta (Al-Jassim, Gorbal, Makkelie, Taylor) ed è molto difficile che possano saltare direttamente dai gironi alla finalissima.
È successo solo una volta (1986, il brasiliano Romualdo Arppi Filho fischiò in Argentina-Germania Ovest 3-2) e, alla luce di ciò (oltre all'esperienza internazionale), il favorito sembra Marciniak (che ha già diretto l'Argentina negli ottavi contro l'Australia). Ma non è detto, la Fifa potrebbe ancora decidere di nominare uno dei due brasiliani, Sampaio e Claus.