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Orsato dice che “Il vantaggio sul rigore non si dà mai”, ma non è vero: cosa dice la regola

Al netto dell’episodio da moviola principale di Juventus-Roma, il calcio di rigore concesso pochi istanti prima del gol segnato da Abraham, fa discutere il modo in cui l’arbitro Orsato ha spiegato la sua decisione durante l’intervallo della gara, nel tunnel dello stadio. “Il vantaggio sul rigore non si dà mai”, ha affermato il direttore di gara. Ma la regola lo smentisce.
A cura di Sergio Chesi
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Daniele Orsato è stato grande protagonista di Juventus-Roma. Per quello che si è visto in campo, ma non solo. Al centro dei numerosi episodi controversi che hanno caratterizzato al gara, con decisioni non sempre corrette, il direttore di gara è stato anche immortalato nell'intervallo della partita nel corso di un colloquio con il giallorosso Cristante. Nella spiegazione della decisione presa sul rigore assegnato alla Roma, Orsato si è espresso in maniera netta su un aspetto regolamentare: "Il vantaggio sul rigore non si dà mai". Un'affermazione che non trova conferme nel regolamento del gioco del calcio.

Il concetto di "vantaggio" si nomina per la prima volta tra i poteri e doveri dell'arbitro. Viene descritto come strumento che "consente che il gioco prosegua quando un’infrazione viene commessa e la squadra avversaria del colpevole trarrà beneficio dal vantaggio e sanziona l’infrazione se il vantaggio previsto non si concretizza nell’immediatezza o entro pochi secondi".

Nella sezione della guida pratica vengono dati maggiori dettagli tecnici: "L’arbitro deve lasciar proseguire il gioco in presenza di un’infrazione, nei casi evidenti in cui ritiene che interrompendolo risulterebbe avvantaggiata la squadra che ha commesso l’infrazione stessa. Qualora il presunto vantaggio non si concretizzi nell’immediatezza (entro 1-2 secondi), l’arbitro interromperà il gioco e punirà l’infrazione iniziale. Sia che interrompa il gioco o no, l’arbitro, se necessario, dovrà comunque assumere l’eventuale sanzione disciplinare del caso". Nessun riferimento ad una casistica specifica per il calcio di rigore.

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La regola viene approfondita a pagina 93, con dovizia di particolari. Non c'è alcun riferimento ad un'eccezione della regola legata al calcio di rigore:

"Se l’arbitro applica il vantaggio per un’infrazione per la quale un’ammonizione o un’espulsione sarebbe stata comminata se avesse interrotto il gioco, questa ammonizione o espulsione deve essere notificata alla prima interruzione di gioco. Tuttavia, se l’infrazione consisteva nel negare alla squadra avversaria un’evidente opportunità di segnare una rete, il calciatore sarà ammonito per comportamento antisportivo; se l’infrazione consisteva nell’interferire con o interrompere una promettente azione d’attacco, il calciatore non sarà ammonito.

Il vantaggio non deve essere applicato in situazioni concernenti un grave fallo di gioco, una condotta violenta o un’infrazione che comporta una seconda ammonizione, a meno che non ci sia una chiara opportunità di segnare una rete. In questo caso, l’arbitro dovrà espellere il calciatore alla prima interruzione. Se, però, il calciatore gioca il pallone o contrasta / interferisce con un avversario, l’arbitro interromperà il gioco, espellerà il calciatore e assegnerà un calcio di punizione indiretto, a meno che il calciatore commetta un’infrazione più grave".

Nella parte di regolamento destinata alle altre indicazioni, vengono aggiunte informazioni interessanti. Perché determinano l'importanza della regola del vantaggio in caso di occasione da gol. Come nel casus belli di Juventus-Roma. Tra le circostanze "nel decidere se applicare il vantaggio o interrompere il gioco", va considerata "la posizione in cui è stata commessa l’infrazione", perché "quanto più vicina è alla porta avversaria, tanto più efficace può essere il vantaggio". L'errore di Orsato in campo è stato grave, le sue convinzioni sul regolamento lo sono ancora di più.

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