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Orsato accetta l’incarico in Russia, poi la clamorosa retromarcia: l’ex arbitro ci ripensa

Clamorosa retromarcia da parte dell’ex arbitro italiano Daniele Orsato che dopo esser stato annunciato come consulente della commissione arbitrale della Federcalcio russa ci ripensa rifiutando l’incarico.
A cura di Michele Mazzeo
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Nelle ultime ore l'arbitro italiano Daniele Orsato è stato al centro di una vicenda molto particolare.Appeso il fischietto al chiodo dopo gli Europei e presentate le dimissioni dalla Can di A e B, il 48enne veneto (considerato uno dei migliori direttori di gara al mondo) aveva accettato di intraprendere una nuova avventura da consulente esperto della Commissione arbitrale russa, dietro permesso dell'AIA, salvo poi fare una clamorosa retromarcia quando era stato già annunciato ufficialmente.

La Tass (la principale agenzia di stampa della Russia) aveva infatti già diramato la notizia del suo sì all'amico Milorad Mazic che presiede la Commissione arbitrale e la Federcalcio russa aveva già aggiornato l'organigramma sul proprio sito ufficiale inserendo Orsato come "esperto". Il suo ruolo infatti sarebbe stato quello di consigliere per i giovani arbitri (nello specifico si sarebbe occupato di visionare filmati, fare delle analisi, elargire consigli tecnici, suggerimenti ed eventuali correttivi per alzare il livello della classe arbitrale russa), ruolo che avrebbe svolto da remoto, senza dunque dover andare in Russia, fino al 31 dicembre 2024.

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Quando tutto sembrava ormai definito e ufficializzato però è arrivato il clamoroso ripensamento con Orsato che ha deciso di rinunciare all'incarico presso la Commissione arbitrale della Federcalcio russa. Resta dunque ora da capire quale sarà il futuro di quello che negli ultimi anni è stato uno dei migliori arbitri del mondo (il migliore del 2020 secondo l'IFFHS) e che vanta una lunghissima esperienza ad alti livelli (è il secondo arbitro della storia per numero di partite di Serie A dirette in carriera, davanti a lui solo il leggendario Concetto Lo Bello).

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Probabilmente, dopo che si sarà goduto una breve pausa, tornerà in altra veste ad essere protagonista all'interno del mondo arbitrale italiano. Dopo la clamorosa marcia indietro e il rifiuto dell'incarico in Russia infatti riprendono quota le ipotesi di un suo possibile inserimento nell'AIA con un ruolo tecnico e quelle di una possibile candidatura a ricoprire un ruolo più politico date le imminenti elezioni presidenziali.

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