Orgoglio Inter in finale di Champions, Inzaghi: “Sappiamo cosa fare contro Haaland e il City”
Crederci fino in fondo costa nulla. Giocare la finale di Champions e farlo contro il Manchester City è già un traguardo che riempie di orgoglio l'Inter, provare a vincerla nonostante la forza dell'avversario fa parte del gioco di una mentalità che, se vincente, annovera rispetto ma non conosce paura. Simone Inzaghi si presenta con questo animo nella conferenza stampa alla vigilia della sfida di Istanbul e chiarisce subito un concetto che è come gonfiare il petto.
Quella sabato sera sarà la 57ª partita per noi. Nell'ultimo periodo abbiamo avuto poco tempo per pensare a cosa abbiamo fatto perché dovevamo affrontare la finale di Coppa Italia e strappare la qualificazione alla Champions. Siamo concentratissimi, possiamo scrivere la storia dell'Inter e fare una grande impresa.
È come trovarsi ai piedi di un massiccio da scalare e accorgersi che lassù, in vetta, c'è tanta nebbia da non riuscire a capire dov'è la cima. Puoi solo salire e basta. Ma l'Inter a situazioni del genere è abituata, il suo percorso in campionato e in Champions è fatto di scivoloni inattesi e risalite vertiginose, proprio queste ultime l'hanno portata fino alla gara decisiva tornando indietro nel tempo al 2010 e a quella partita epica con Mourinho in panchina.
Gambe, testa e cuore – dice Inzaghi quando spiega come bisognerà andare in campo -. Gambe per fare la corsa in più, testa per rimanere lucidi e cuore per trovare energie che neanche pensavi di avere. Abbiamo avuto momenti difficili e siamo cresciuti di più in quei momenti. Abbiamo avuto sconfitte meritate, sconfitte immeritate, abbiamo perso giocatori importanti. Abbiamo ascoltato poco e messo un impegno straordinario in tutto quanto fatto. Ed è così che siamo arrivati a Istanbul.
Spauracchio Haaland. In questa edizione della Champions l'attaccante norvegese ha segnato 12 gol in 10 incontri giocati. In media realizza una rete ogni 63 minuti, un dato che mette i brividi e alza il livello di difficoltà considerati (anche) i numeri dei suoi compagni di squadra, l'esperienza e la conoscenza di Guardiola, la forza complessiva del Manchester City che in semifinale ha messo alle corde (ed eliminato) il Real Madrid.
Sappiamo che partita dovremo fare – ha aggiunto Inzaghi -. Quanto ad Haaland, abbiamo preparato qualcosa… Sappiamo che il Manchester City è la squadra più forte al mondo, hanno perso pochissimo. Loro costruiscono in un modo e difendono in un altro. Anzitutto dobbiamo limitare gli errori. I rigori? Li abbiamo sempre provati durante l'anno e li proveremo anche oggi,
Ultima riflessione dedicata alle italiane che in questa stagione hanno raggiunto le finali di Coppa. La Roma è stata sconfitta, non senza polemiche roventi dal Siviglia in Europa League. La Fiorentina è stata battuta dal West Ham in una gara caratterizzata dalle intemperanze gravi dei tifosi inglesi. Adesso c'è la sua Inter in Champions.
Il fatto che le altre italiane abbiano perso ci mette pressione? Sarebbe importante per tutto il calcio italiano, per tutto il movimento. Sono molto dispiaciuto per Roma e Fiorentina che secondo me hanno fatto due ottime partite. Ora ci siamo noi. Ma in ogni caso, quest'anno è stato raggiunto un grandissimo traguardo dalle italiane.