Ora il Belgio rischia il ribaltone nel Ranking Fifa: “Non abbiamo i top players come l’Italia”
Il Belgio non perdeva due partite consecutive dal 2016 (Galles e Spagna). Una lunga serie di risultati positivi, coincisi con l'avvento del nuovo ct (Roberto Martinez) ha proiettato i "diavoli rossi" in cima al Ranking Fifa. Primato senza aver mai vinto un trofeo, un'anomalia per molti ma un'opzione reale in base all'esito del campo e al calcolo dei coefficienti previsto dal regolamento. Francia e poi Italia (ostacolo rivelatosi insormontabile ai quarti degli Europei) le tagliole nelle quali è rimasta impigliata la "generazione d'oro", arrivata a un passo dalla gloria senza mai riuscire a farla propria.
La sconfitta nella finale per il terzo posto contro gli Azzurri può avere effetti devastanti per due ragioni: per la prima volta dopo tanti anni, il Belgio rischia di perdere lo scettro a beneficio del Brasile. Se la Seleçao batte Colombia e Uruguay il ribaltone in vetta alla speciale classifica internazionale è servito. Cosa rischia? Nulla, considerata la posizione salda nelle prime sette (fattore che permette di sperare in un sorteggio migliore in vista del Mondiale in Qatar) ma è un altro spintone all'orgoglio.
Il ko maturato contro i transalpini (3-2 subito in rimonta nonostante il vantaggio di 2-o alla fine del primo tempo) e una dose di sfortuna incredibile contro la Nazionale (3 legni colpiti) sono un brutto colpo per l'autostima di una squadra che – al netto del talento dei singoli – è finita ancora una volta fuori strada. Le parole di Kevin de Bruyne – inizialmente in panchina all'Allianz Stadium – sorprendono per il tono dimesso a corredo della gara contro l'Italia.
Abbiamo fatto del nostro meglio ma è diverso giocare la finale per il terzo posto o la finale per vincere il trofeo – ha ammesso il calciatore del Manchester City nell'intervista a HNL -. È stata una partita buona per alcuni giovani che hanno avuto la possibilità di mettersi in mostra. Ma noi siamo ‘solo' il Belgio. Oggi mancavano giocatori molto importanti come Hazard e Lukaku. Dobbiamo essere realistici, è questa la squadra che abbiamo. Italia e Francia invece hanno 22 top players che nella nostra rosa non ci sono.