Olanda, il governo avverte: senza vaccino nessun pubblico alle partite di calcio
Il calcio d'Olanda si è fermato per il coronavirus e finché non ci sarà un vaccino valido per combattere la malattia nessun tifoso potrà assistere di nuovo alle partite quando ritorneranno negli stadi. Questa è stata la decisione nelle ultime ore del governo olandese che sta cercando di frenare in qualsiasi maniera la pandemia di Covid-19. A stabilirlo è stato il Ministro della Salute, Hugo de Jong con una lettera formale alle istituzioni. Così,dopo lo stop totale delle attività per i tifosi ‘orange' continuerà a tempo indeterminato la lontananza dal calcio giocato.
De Jong, vice primo ministro olandese e ministro della salute, del benessere e dello sport ha spiegato che il provvedimento si è reso necessario per la tutela della salute della collettività: "Non possiamo ancora stabilire una data precisa per arrivare l'ultimo passo cioè riaprire agli asembramenti. Questo è in realtà possibile solo se ci sarà un vaccino ma purtroppo ora nessuno sa quanto tempo ci vorrà. Speriamo ovviamente presto, ma un anno o più di attesa, è un lasso di tempo stimato in modo reale da parte degli esperti"
Lo sport nel paese è attualmente stato fermato per decisione ministeriale a causa del propagarsi virus e il governo olandese ha vietato tutti gli eventi sportivi fino al 1 ° settembre. Come data minima perché bisognerà attendere i prossimi mesi per comprendere seriamente l'evoluzione della pandemia ancora in atto. L'Eredivisie è stata insieme al campionato belga e a quello scozzese tra i primi ad aver annunciato l'annullamento della stagione regolare, anticipando le decisioni Uefa e andando conrocorrente alle altre federazioni europee.
La notizia dell'assenza di pubblico quando riprenderanno le partite, in attesa di avere un vaccino certificato è una notizia allarmante per il calcio olandese. Alcuni esperti hanno ipotizzato che un vaccino potrebbe essere sviluppato già nei prossimi mesi, a causa del forte interesse internazionale e degli investimenti visto che attualmente ci sarebbero circa 460 studi con l'obiettivo di combattere il coronavirus. Ma altri hanno palesato l'ipotesi che una cura efficace potrebbe richiedere anche studi e tentativi di molti anni.
