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Olanda, de Boer avvisa i suoi: “L’Italia mi ha impressionato, dovremo giocare in modo diverso”

Il tecnico olandese ha parlato alla vigilia della sfida di Bergamo: “All’andata gli Azzurri hanno surclassato l’Olanda e vinto meritatamente. Ora dovremo fare un’altra partita, giocare in modo diverso e pressare di più. Rivincite particolari? Nulla riguardo ai rigori del 2000 o all’Inter. Non voglio pensare al passato e non ho bisogno di rivincite”.
A cura di Alberto Pucci
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A distanza di quattro anni dalla fine della sua esperienza all'Inter, cominciata dopo le dimissioni di Roberto Mancini, Frank de Boer è tornato in Italia con la nazionale olandese. Il commissario tecnico degli ‘Orange', ingaggiato dopo il match d'andata vinto dagli Azzurri, ha analizzato la partita del Gewiss Stadium partendo proprio dalla sconfitta dell'Amsterdam Arena.

"All'epoca non c'ero, ma l'Olanda non reagì mai, era sempre uno o due passi in ritardo – ha spiegato de Boer in conferenza stampa – L'Italia la surclassò per 70 minuti, vincendo meritatamente. Ora dobbiamo giocare in modo diverso e pressare di più. Dobbiamo essere più preparati, giocare quando abbiamo il pallone, vincere le sfide a meta' campo. La situazione nel girone? Abbiamo quattro punti, l'Italia cinque, tutto può cambiare".

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I complimenti a Mancini

In attesa di vedere come i suoi giocatori si comporteranno a Bergamo, de Boer ha riempito di elogi la nostra nazionale: "Ho molto rispetto per Mancini, ha allenato grandi squadre e mi piace come gioca la sua Italia. La squadra gioca con 4-5 giocatori offensivi ogni volta. Jorginho e Locatelli possono tenere il pallone e controllare il gioco. Davanti corrono, con Immobile come centravanti".

"Sono impressionato da come gli azzurri giocano ora. Mi piace tutta la squadra, Verratti e Jorginho sono il mio tipo di giocatori. Non vanno in panico quando sono sotto pressione e a livello europeo è molto importante". Di fronte alla domanda sull'eventuale rivincita nei confronti del calcio italiano, il commissario tecnico olandese ha alzato le spalle: "Non penso mai a rivincite. Nulla riguardo ai rigori del 2000 o all'Inter – ha concluso – Vorrei concentrarmi sulla nazionale olandese. Non voglio pensare al passato e non ho bisogno di rivincite".

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