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Mondiali in Qatar 2022

Olanda-Argentina, ecco l’incubo spionaggio: allenamenti blindati ma campi separati da 467 passi

Olanda e Argentina hanno condiviso lo stesso quartier generale per tutta la Coppa del Mondo 2022 e alla vigilia dei quarti di finale ecco l’incubo spionaggio.
A cura di Vito Lamorte
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Sale la tensione in vista dello scontro tra Argentina e Olanda valido per i quarti di finale dei Mondiali 2022. Si tratta di un match ricco di storia e dal quale gli osservatori si aspettano tanto, ma c'è grande attesa anche nel sapere chi riuscirà ad avere la meglio per strappare il pass per la semifinale.

Intanto la vigilia è stata animata da un paio di vicende che poco c'entrano con il calcio ma che rendono molto più frizzante l'aria in vista del fischio d'inizio. Cosa è successo? Nella giornata di ieri Lionel Scaloni, CT della Seleccìon, ha fatto capire di non aver apprezzato molto il fatto che la stampa sapesse dei problemi fisici di Rodrigo De Paul a poche ore dal match e subito si è parlato di una talpa presente nel centro di allenamento.

Con il passare delle ore, la situazione è sfuggita un po' di mano e in Argentina hanno iniziato a parlare di spionaggio nei loro confronti da parte degli avversari. Può accadere questo ai Mondiali di calcio? Nulla è impossibile, soprattutto quando i campi di allenamento sono vicini ben 467 passi da porta a porta. Si tratta di una vera e propria camminata che dura poco meno di cinque minuti.

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Le nazionali di Argentina e Olanda hanno condiviso la struttura di allenamento dell'imponente Università del Qatar con i suoi 25.000 metri quadrati. All'inizio di questo Mondiale c'erano tre squadre che vivevano in questa struttura ma con l'eliminazione della Spagna ora ne sono rimasti due.

Secondo quanto riporta il quotidiano argentino Olé, la vigilia della sfida è stato un vero e proprio invito allo spionaggio perché mentre Scaloni provava la squadra che giocherà contro l'Olanda, con le sue diverse opzioni e anche cambi di schemi (prima il 4-3-1-2 e poi un più coperto 5-3-2); a pochi passi c'era van Gaal che faceva lo stesso.

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La vicinanza tra un allenamento e l'altro, insomma, era alquanto insolita e nelle ore successive si è parlato molto di questa circostanza.

Questa è un'altra situazione senza precedenti di questo Mondiale, dato tutte le squadre si trovano nello stesso raggio di 11.571 chilometri quadrati. Intanto sia Scaloni che van Gaal ora convivono con questo incubo di essere stati spiati e sapranno solo all'arrivo delle formazioni se davvero qualcuno ha avuto informazioni da poter utilizzare contro l'altro oppure si è trattato della solita ossessione che caratterizza la vigilia di partite molto importanti come quella che si giocherà al Lusail Stadium.

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