Oggi Eriksen a Milano per chiudere il contratto con l’Inter: dove può continuare a giocare
Il giorno dell'addio è arrivato per Christian Eriksen e l'Inter: si discuterà sulla soluzione più opportuna per concludere il contratto che tecnicamente scadrebbe soltanto il prossimo giugno 2024 ma che di fatto non ha più motivo di esistere. Il Coni non dà l'idoneità sportiva al giocatore, il club – pur avendolo tenuto in rosa regolarmente – non ha più alcun motivo per trattenerlo in Italia dove la sua carriera è preclusa. Così, insieme al suo procuratore, il danese incontrerà i vertici nerazzurri per stringersi la mano e augurarsi reciproche fortune, concludendo un'avventura sfortunata sotto tantissimi punti di vista.
L'Inter, malgrado il malore avvenuto durante gli Europei con la maglia della Danimarca e il conseguente delicatissimo recupero con l'intervento al cuore per sottoporgli un defibrillatore sottocutaneo, non ha mai abbandonato Chris Eriksen. Il club si è reso disponibile in tutto, considerando il centrocampista un giocatore della rosa a disposizione di mister Inzaghi, al di là del suo reale utilizzo in campo, fino ad oggi giorno in cui è arrivata la conferma ufficiale dell'impossibilità di poter continuare a giocare in Italia. Con il verdetto negativo del Coni e la possibilità di poter giocare altrove, club e calciatore troveranno la soluzione migliore per liberarsi l'un dall'altro.
Una separazione consensuale dalla quale l'Inter potrebbe anche trarne un profitto economico. Nessuna speculazione sulla situazione, ma semplicemente si valuterà anche il fronte finanziario: l'Inter può guadagnare dalla cessione di Eriksen? Come si leggeva nei dati ufficiali sul bilancio di fine gestione 2020/2021, il peso del danese ammontava a oltre 18 milioni, senza l'intenzione di escluderlo o rescinderne il contratto per rispetto di quanto accaduto. Ma l'Inter aveva anche subito manifestato un altro elemento da tenere in considerazione nel momento in cui si sarebbe proceduto "alla cessione del giocatore ad una squadra estera ove le attuali condizioni non escludono come detto la possibilità di ottenere l’idoneità" : il tentativo di realizzare "evidenze quantificabili" sul "valore di bilancio dei diritti pluriennali connessi a tale calciatore". Dunque, la risposta è sì nel momento in cui si trovasse un accordo parallelo con il giocatore e il club deciso a riprenderlo, con una sorta di indennizzo verso i nerazzurri.
Dunque, si lascerà andare Eriksen provando a trovare anche una quadra economica di ripiego per rientrare dall'investimento fatto nel gennaio 2020 e fino ad oggi. Poi, l'altro aspetto: dove potrà giocare il danese ottenendo l'idoneità? In Italia come in altri campionati top d'Europa come in Germania o in Spagna, il calcio gli è precluso, ma ci sono alcune possibilità da vagliare vista la volontà di Eriksen di tornare sui terreni di gioco. La strada più difficile è l'Inghilterra: i regolamenti in Premier consentirebbero al danese di sottoscrivere un nuovo contratto ma al momento nessuno si è fatto in modo concreto avanti. Poi, c'è l'Olanda con l'Eredivisie che potrebbe accogliere il centrocampista: si era parlato di una ipotesi Ajax dove milita Daley Blind che dal 2019 gioca nelle stesse condizioni, con un defibrillatore sottocutaneo. Infine, l'ipotesi Danimarca – la più percorribile – con Eriksen che tornerebbe a casa.