Odegaard è la mente dell’Arsenal, ogni gara un saggio di bellezza: l’assist col Brighton una perla
L'Arsenal sta facendo una stagione fantastica e i 7 punti di vantaggio sulla seconda in classifica in Premier League lo dimostrano ampiamente. La squadra di Mikel Arteta sta dominando il campionato inglese dalle prime gare e sta mettendo in mostra un calcio corale di grande intensità, molto piacevole, e che può vantare individualità di un certo spessore.
Una di queste è, senza ombra di dubbio, quella di Martin Odegaard. Il giovane centrocampista norvegese la scorsa estate è stato designato come capitano e Arteta dallo scorso anno lo ha messo al centro del suo progetto, facendolo diventare il vero leader tecnico della sua squadra.
Odegaard nel 2015 è stato inserito nella lista dei migliori cinquanta calciatori nati nel 1998 stilata dal tabloid The Guardian e proprio nell'inverno di quell'anno venne acquistato dal Real Madrid, che già aveva visto le sue potenzialità. Dopo una serie di prestiti (Heerenveen, Vitesse, Real Sociedad e Arsenal), però, Martin da Drammen ha chiesto spazio e la Casa Blanca non poteva accontentarlo. Le strade si sono separate e in quel momento è svoltata la carriera del norvegese classe 1998.
Jorge Valdano di lui ha scritto così sulla sua rubrica per il quotidiano spagnolo El Pais qualche mese fa: "Odegaard non deve più essere considerato una promessa. Non serve vedere altro: è un prodotto completo. Distribuisce, ha criterio calcistico, capacità di definire le giocate con passaggi filtranti, dribbling, tiro dalla media distanza. Un talento molteplice, pratico e attraente".
In questa stagione per lui parlano i numeri (27 presenze, 7 gol e 5 assist in 1.977′) ma ogni gara è un saggio di bellezza da parte di Odegaard: nelle prime due gare dopo la lunga sosta per i Mondiali il norvegese ha messo sul campo tutte le sue qualità e nell'ultimo match col Brighton ha disegnato un assist da favoloso per Gabriel Martinelli.
Il numero 8 dell'Arsenal ha ricevuto nella sua metà campo e di prima intenzione ha lanciato in profondità per il compagno, sfruttando il posizionamento sbagliato della linea difensiva del Brighton. Facendo un paragone con un protagonista del calcio italiano degli ultimi anni, si potrebbe dire ‘un assist alla Totti'.
Contro la squadra di Roberto De Zerbi ha realizzato anche il settimo gol in campionato e ha illuminato la serata con giocate di altissima scuola. Nel primo tempo ha mandato in porta sempre Martinelli con una giocata a centro area di classe purissima: prima ha controllato con la suola, eludendo l'intervento dell'avversario, e con un tunnel ha trovato la strada per far calciare in porta il compagno. ‘Tutto molto bello'.
Odegaard è davvero la mente dell'Arsenal e il suo ruolo di trequartista nel 4-2-3-1 o nel 4-1-4-1 è fondamentale per lo sviluppo della manovra offensiva dei Gunners. Non c'è pallone che non passi per i suoi piedi e anche senza palla riesce ad essere determinante per i compagni con i suoi movimenti.
Mikel Arteta è entusiasta del lavoro del suo giocatore e lo dimostrano le sue parole al sito ufficiale dell'Arsenal: "Sta facendo quello che vogliamo che faccia: decidere le partite, lavorare sodo e dare alla squadra ciò di cui ha bisogno".
Martin Odegaard a 24 anni si sta affermando come uno dei migliori centrocampisti offensivi della Premier League e l'Arsenal punta anche sulla sua classe per provare a vincere un titolo che manca dal 2004.