Obiang chiede scusa a Chiesa dopo l’espulsione: “Spero stia bene”
Pedro Obiang è un calciatore notoriamente molto corretto. Lo raccontano le statistiche: nonostante il ruolo di sostanza e una carriera da quasi 300 presenze tra i professionisti, quello rimediato in Juventus-Sassuolo è il primo cartellino rosso diretto della sua carriera. È stata necessaria una VAR review per convincere l'arbitro Massa ad optare per l'espulsione diretta dopo la brutta entrata in tackle su Federico Chiesa, nel finale di primo tempo. Un intervento che già a velocità normale era parso fin troppo decisivo, sul quale i replay hanno avuto un effetto impietoso, evidenziando al minimo dettaglio la gravità della scivolata del centrocampista ex Sampdoria e West Ham. Inevitabile la sanzione più grave possibile, per il direttore di gara, dopo aver rivisto la sequenza al monitor.
L'espulsione di Obiang ha inevitabilmente condizionato la partita del Sassuolo, che in 10 ha fatto un figurone nel secondo tempo al cospetto della Juventus, arrivando a tenere la partita in bilico fino agli ultimi 10 minuti. Ha fatto tremare anche Chiesa, che ci ha messo qualche minuto prima di ristabilirsi e ripresentarsi in campo per la ripresa in condizioni decenti. Per entrambe le ragioni, pochi minuti dopo il termine della partita Obiang si è affidato ai propri canali social per scusarsi con tutti, dai compagni di squadra allo stesso Chiesa.
"Prima di tutto vorrei chiedere scusa perché ho commesso un errore di gioco che alla mia squadra è costato tanto. Tutti sano come sono fatto e non avrei mai voluto lasciare la squadra in 10, né fare un intervento del genere. Mi auguro che Federico Chiesa stia bene".
Un bel gesto che gli fa onore.