Nuovi guai per Anderson, l’ex United e Fiorentina arrestato: non ha pagato gli alimenti per i figli
Anderson Luís de Abreu Oliveira è finito dietro le sbarre, condannato a 30 giorni di reclusione in un carcere di Porto Alegre per essersi rifiutato di pagare l'assegno di mantenimento dei figli. L'ex centrocampista di Fiorentina e Manchester United ha infatti un debito da saldare di circa 55 mila euro e solo in caso di pagamento dell'intera somma riavrebbe la libertà immediata. Non è la prima volta che l'ex centrocampista deve fare i conti con la giustizia del suo Paese.
Anderson in carcere, condannato dal tribunale per un debito di 50 mila euro
Il tribunale di Rio Grande do Sul è stato irremovibile e di fronte all'insolvenza dell'ex centrocampista, oggi 36enne, ha deciso per la detenzione immediata per i prossimi 30 giorni presso l'Istituto Penale Irmão Miguel Dário. La "cauzione" per ritornare in libertà consiste nel pagamento dell'intera somma che il brasiliano deve corrispondere, arrivata oramai alla consistente cifra di 55.650 mila euro, mensilmente per il mantenimento dei figli del precedente matrimonio.
I precedenti con la giustizia da parte di Anderson per riciclaggio
Non è la prima volta che l'ex giocatore si ritrova a dover pagare il proprio pegno alla giustizia. Già nel 2021 era tornato alla ribalta delle cronache per altri problemi giudiziari, con l'accusa di aver partecipato attivamente a movimenti illeciti di denaro: era salito sul banco degli imputati insieme ad altre 7 persone per una truffa grazie alla quale avrebbe sottratto oltre 5 milioni e mezzo di euro. Il tutto era stato compiuto attraverso la gestione fraudolenta online di criptovalute ai danni di una azienda quotata in Borsa.
Chi è Anderson, con il Manchester United ha vinto tutto
Quattro Premier League, cinque Community Shield, due Coppe d'Inghilterra: con la maglia del Manchester United, Anderson ha vinto praticamente tutto in Inghilterra. Un periodo d'oro tra il 2007 e il 2013 che lo ha visto trionfare con i red devils anche in Europa nella stagione 2007-2008 conquistando la Champions League, in finale vinta ai rigori contro il Chelsea, siglando uno dei penalty decisivi. Poi, l'acme nel 2008 con il successo nella Coppa del Mondo per club, giocando da titolare nella finale vinta sugli ecuadoriani del Quito. Tutto ciò gli valse la chiamata in Serie A, alla Fiorentina: un prestito da 6.5 milioni finito male, con solo 6 mesi in viola, 7 presenze e zero gol.