Nuova richiesta di Ronaldo per accedere agli atti dell’inchiesta Juve per trovare la “carta segreta”
Cristiano Ronaldo ha deciso di insistere nella sua iniziale richiesta di poter accedere agli atti dell'inchiesta in corso contro la Juventus e arrivare alla possibile e tanto discussa "carta segreta" che lo riguarderebbe. Un tentativo che segue il primo, respinto, e che ha invece raccolto il parere favorevole della Procura. Adesso sarà il Gip a decidere se Cr7, attraverso i propri legali potrà mettere le mani sugli atti.
La prima richiesta per accedere agli atti dell’inchiesta sul falso in bilancio della Juventus era stata inoltrata qualche giorno più tardi al sorgere dello tsunami che aveva coinvolto il club bianconero. La speranza del fuoriclasse portoghese, che aveva vestito i colori della Signora da 2018 al 2021, era quella di riuscire a recuperare i 20 milioni che ha richiesto alla Juve. Ma era stata rifiutata, perché sembravano non sussisterne i presupposti.
Il motivo del primo rifiuto era infatti, da imputare alla costruzione della domanda, ritenuta troppo generica e contraddittoria. Cristiano Ronaldo infatti, sarebbe dovuto essere pienamente a conoscenza della situazione, in quanto aveva firmato i famosi incartamenti con cui insieme agli altri componenti della squadra avrebbe dovuto rinunciare a parte del suo stipendio. Il tutto a seguito delle difficoltà economiche denunciate dalla Juventus nel periodo pandemico di COVID-19.
Adesso Cristiano Ronaldo avrebbe presentato una nuova domanda, più dettagliata e redatta con una doppia procura in inglese e in italiano ai suoi avvocati, che sarebbe stata accolta dal Pubblico Ministero e sarebbe adesso finita nelle mani del Gip, il Giudice delle indagini preliminari, con l'intento di trovare nelle carte qualche riferimento attorno alla sua situazione e usarla a proprio vantaggio. Non ci sarebbe però solamente Cristiano Ronaldo a richiedere di accedere agli atti dell’inchiesta: ben altri 16 azionisti si sarebbero infatti rivolti agli inquirenti per poi costituirsi parte civile.
La "carta segreta" è il famoso accordo stilato e che non sarebbe mai dovuto esistere, come era risultato dalle prime intercettazioni nell'inchiesta: "Se salta fuori ci saltano alla gola… tutto sul bilancio, i revisori e tutto", aveva detto Cesare Gabasio, legale rappresentante del club concludendo con un chiarificatore: "Poi va a finire che ci tocca fare una transazione finta". Proprio questa transazione non sarebbe avvenuta costituendo il dolo, però, secondo gli inquirenti, proprio nella sola ideazione dell'operazione. Il "quid" complessivo dei milioni non inseriti a bilancio, era di 34 milioni di cui circa 20 sarebbe stat dovuti proprio a Ronaldo, corrispondenti a tre mancate mensilità.