“Non voglio iscrivere il Benevento al prossimo campionato”: Vigorito lascia il club a Mastella
L'amarezza per non avere raggiunto la finale di playoff con cui giocarsi l'ultimo accesso per la Serie A è stato fatale al presidente del Benevento, Oreste Vigorito che ha deciso di gettare la spugna e lasciare la società di cui era la guida dal 2006. Troppe le polemiche per l'eliminazione cui sono seguite critiche che hanno considerato la stagione attuale fallimentare. Così è arrivato il comunicato ufficiale della società che ha reso nota l'intenzione del numero uno di lasciare la proprietà: adesso il club dovrà trovare un nuovo imprenditore che ne rilevi il testimone e iscriva il Benevento al prossimo campionato di Serie B.
Nella nota della società non c'è alcun accenno al fastidio provato nel sentirsi accusato di essere stato il primo colpevole della mancata qualificazione ala finale di playoff con cui giocarsi la promozione. Oreste Vigorito ha solo evidenziato il lato bello della sua storica presidenza al Benevento lasciando le polemiche lontane dai saluti finali, ma il fermento della tifoseria e gli ultimi striscioni apparsi in città contro di lui hanno superato il fatidico punto di non ritorno: "Nulla potrà cancellare gli anni vissuti, il ricordo e l’affetto ricevuti dalla città e dall’intera provincia – si legge a conclusione della nota societaria – ma è arrivato il momento di mettersi da parte lasciando ad altri il compito di tenere in alto il nome del Benevento Calcio".
Una presa di posizione decisa che arriva a poche ore dalla conclusione della cavalcata e della speranza promozione, finita contro il muro nerazzurro del Pisa che ha avuto la meglio nella semifinale playoff. E adesso inizia il periodo più delicato e difficile per il club con il presidente Vigorito che "chiederà un incontro con il sindaco della città, Clemente Mastella, al fine di consegnare nelle mani dello stesso il titolo sportivo del Benevento Calcio non avendo la volontà di iscrivere il club al prossimo campionato".
Solamente qualche giorno fa Vigorito aveva esaltato la squadra e il cammino svolto fino ad un passo dal sogno più grande: "Abbiamo giocato un altro campionato al vertice, il quarto consecutivo" aveva detto, ammonendo però anche con parole che con il senno del poi rivelavano un malcontento di fondo oggi tramutatosi in realtà per le costanti polemiche nei suoi confronti: "Bisogna avere più equilibrio, manteniamo la calma perché a volte ci si sveglia male e uno perde anche il sogno". Come ha fatto lui, dopo 16 anni e davanti alle critiche della mancata eventuale promozione in Serie A.
Immediato il commento del Sindaco della città: "Bisogna bandire atteggiamenti inconsulti ed isolare quanti non lavorano per il bene del Benevento. I manifesti di contestazione al presidente Vigorito sono stati affissi illegalmente e ho già chiesto alla Polizia municipale di identificare gli autori e di sanzionarli secondo la legge". Poi, la promessa per provare a ricucire lo strappo: "Il Benevento è un patrimonio da tutelare, nei prossimi giorni incontrerò il presidente. La città attraverso me chiede al presidente di restare al suo posto, di continuare ad essere il presidente della squadra di calcio che negli ultimi anni ha regalato tante soddisfazioni al popolo beneventano e sannita"