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Caso Juve, le news su plusvalenze e stipendi

Non solo Juve, Zeman vede il marcio anche altrove: “La Procura di Torino è più sveglia delle altre”

Zdenek Zeman usa parole dure nei confronti dell’intero sistema del calcio italiano: “È sempre la Procura di Torino a muoversi per prima…”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il terremoto che ha travolto la Juventus, con tutta la sua dirigenza dimissionaria in seguito agli sviluppi sempre più pesanti dell'inchiesta della Procura di Torino che accusa il club bianconero di falso in bilancio, sta portando con sé conseguenze che potrebbero essere ulteriormente foriere di guai per la Vecchia Signora.

La FIGC sta valutando se aprire un altro procedimento sul piano della giustizia sportiva – stavolta con focus sulle manovre stipendi dopo aver stabilito che la questione plusvalenze non era meritevole di sanzioni – dopo aver ricevuto gli ulteriori atti dai Pm torinesi. Ed a ruota l'UEFA ha annunciato l'apertura di un'inchiesta sulla Juve per valutare se abbia violato le regole del Fair Play Finanziario, allargando il mirino delle contestazioni (e dei rischi) all'ambito europeo.

La dirigenza dimissionaria della Juventus
La dirigenza dimissionaria della Juventus

La vicenda non poteva lasciare indifferente un censore dei costumi calcistici italici come Zdenek Zeman, che tuttavia nella circostanza ritiene che la Juventus non sia l'unica a barcamenarsi in queste pratiche di ‘maquillage' dei bilanci, sempre che la giustizia accerti che siano contro le regole: "Terremoto Juve? È sempre la Procura di Torino a muoversi per prima – spiega il 75enne tecnico boemo alla presentazione della sua biografia ‘La bellezza non ha prezzo' – La Juve è spesso nei titoli di giornale e nelle Procure. La situazione mi fa male ma non per la Juventus, mi fa male per il sistema calcio".

"La Procura di Torino è un po' più sveglia delle altre – attacca Zeman – Io non penso che solo la Juve abbia problemi nel calcio, o sia l'unica che agisce in un certo modo, ma servono altre Procure che agiscano in un certo modo. Qualcosa non è andato per il verso giusto, e la Procura deve capire cosa è andato bene e cosa no. La giustizia sportiva ha già decretato che plusvalenze si possono fare, ma secondo me questo non è giusto. Se lo dice la Federazione possono continuare, ma secondo me si fanno male da soli. Il problema è che più avanti andiamo e più la finanza prevale sul calcio come sport. Purtroppo oggi il calcio italiano sta male economicamente e tecnicamente, visto che manca da due Mondiali dove un tempo partecipava e magari vinceva".

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