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Non solo Covid: cinque motivi per cui tutto il mondo guarderà le partite della Bundesliga

Il 16 maggio ricomincia la Bundesliga, che dà il là al ritorno del grande calcio. Si parte con il derby della Ruhr tra Borussia Dortmund e Schalke 04, una classica attesissima. La lotta per il titolo è a tre, tra Bayern, Lipsia e Borussia Dortmund. Gli occhi di tutti, appassionati e operatori di mercato, saranno puntati sul baby bomber Haaland, sul talento Havertz, su Timo Werner e sull’eterno Lewandowski che contende la Scarpa d’Oro a Ciro Immobile.
A cura di Alessio Morra
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Sabato 16 maggio è un giorno che gli appassionati di calcio hanno segnato in rosso sul calendario. Il motivo? Torna ufficialmente uno dei principali campionati: la Bundesliga, che a tempo di record si ripresenta dopo una pausa di due mesi. Il campionato tedesco un tempo era davvero uno dei più belli del mondo. Lo era perché la Germania era una delle nazioni che sfornava più talenti – non a caso la nazionale ha disputato tre finali Mondiali consecutive (1982, 1986, 1990) – e c'era anche un grande equilibrio, insomma a differenza di quello che accade in questa epoca, un tempo non vinceva solo il Bayern. Con il tempo la Premier League e Liga, oltre alla Serie A, hanno superato la Bundesliga, che però ha tanti motivi d'interesse e che ora si appresta a essere seguita da un numero impressionante di spettatori pronti a rivedere con gioia una partita di calcio e pronti anche a tifare per il solito Bayern o per il Borussia Dortmund dei baby terribili o per il Lipsia, che da qualche anno gioca il ruolo del terzo incomodo.

Si riparte con il derby Borussia Dortmund-Schalke

Una delle partite da sempre più sentite in Germania è il derby della Ruhr tra Borussia Dortmund e Schalke 04. Tutto nasce da un'antica rivalità cittadina, Dortmund e Gelsenkirchen distano 35 chilometri. La storia è ricca di partite passata alla storia e con risultati sorprendenti. Sabato alle 15.30 in uno stadio vuoto, e sarà clamoroso perché la casa del Borussia è la più calda d'Europa, il Borussia cercherà di riprendere la marcia contro lo Schalke che invece cercherà di togliersi uno sfizio non da poco e cercherà punti per la zona Europa League. E il Borussia il derby lo ha vinto solo tre volte negli ultimi sei anni.

Che lotta per il titolo

Mancano nove giornate al termine del campionato ed è tutto in bilico. D'altronde ci sono 27 punti a disposizione. Il Bayern Monaco è al comando con 55 punti, Flick ha trovato le chiavi giuste e ha risollevato tutta la squadra che ha quattro punti di vantaggio sul Borussia Dortmund (51) e cinque sul Lipsia (50). Dall'inizio sono queste tre le squadre in lotta per il titolo, ma non sono molti distanti nemmeno il Borussia Moenchengladbach (49) e il Bayer Leverkusen (47), che si contendono un posto in Champions. Dallo Schalke sesto al Mainz quindicesimo ci sono dieci squadre raccolte in undici punti. Dunque regna grande equilibrio tra la lotta per un posto (o due) in Europa League e la zona retrocessione, che vede tre squadre in grande difficoltà.

Bavaresi a caccia dell'ennesimo titolo.
Bavaresi a caccia dell'ennesimo titolo.

Haaland, il baby bomber del Borussia Dortmund

Il Bayern Monaco è favorito per la vittoria del campionato, sarebbe l'ottavo titolo consecutivo, ma gli occhi di tutti sono sui giovani del Borussia Dortmund: due ragazzi nati nel 2000: Jadon Sancho e Erling Brut Haaland, che hanno macinato record in questi ultimi mesi. L'inglese è sbocciato un anno e mezzo fa e forse in estate andrà via. Il norvegese invece con il Salisburgo ha sbalordito e con il Borussia Dortmund, se possibile, ha fatto ancora meglio. Haaland si è presentato segnando cinque gol nelle prime due partite con i giallo-neri con cui ne ha segnati 9 in 9 partite. La sua media stagionale è incredibile: 40 gol in 33 partite, inclusi quelli con il Salisburgo. Nelle prossime nove giornate il baby bomber, che vent'anni ancora non li ha compiuti vorrà migliorare il suo score e proverà soprattutto ad aiutare la sua squadra che sogna la Bundesliga.

Kai Havertz, il talento del Bayer Leverkusen

Nato nel 1999 ad Aquisgrana, una città che nel Medioevo ebbe una rilevanza europea ed era sede della corte di Carlo Magno, Kai Havertz è il talento più cristallino del calcio tedesco. In patria è stato paragonato a Ozil, con il Bayer Leverkusen ha esordito giovanissimo, era l'autunno del 2016 aveva 17, quattro mesi e qualche giorno. E con il club dei ‘farmacisti' ha già disputato 138 partite e realizzato 38 gol, ben 20 nella passata stagione. Il Leverkusen è un club che aiuta la crescita dei giovani, e per Havertz è l'ambiente ideale. A fine stagione potrebbe salutare, però, perché le big d'Europa, in particolare le inglesi hanno messo gli occhi su di lui.

Lewandowski e Werner, sfida a Immobile nella Scarpa d'Oro

La Bundesliga, dei cinque principali campionati europei, è quello in cui si segna di più. E forse per questo nella classifica della Scarpa d'Oro 2020 nelle prime cinque posizioni ci sono tre calciatori che giocano in Germania. Il leader della classifica è Ciro Immobile, 27 gol, con 54 punti, seguito a ruota da Robert Lewandowski, che ora ha la chance di agganciare e superare il bomber della Lazio, che deve aspettare un mese per tornare in campo. Il centravanti polacco è stato aiutato dallo stop perché a causa di un infortunio sarebbe stato indisponibile tra marzo e aprile. 25 gol segnati con il Bayern e 50 punti. Seguono più distanziati con 42 punti Cristiano Ronaldo, Haaland del Borussia (che a verbale mette più gol di tutti, ma quelli segnati in Austria valgono meno) e Timo Werner del Lipsia.

Timo Werner, bomber del Lipsia.
Timo Werner, bomber del Lipsia.
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