“Non prendermi in giro, gioco per 4 soldi”: Piqué firma il primo gol dell’era post Messi al Barça
Gerard Piqué è stato il primo marcatore del Barcellona dell'era post Messi al Barcellona. Un caso? Probabilmente, ma è evidente come la sorte in alcune situazioni ci metta sempre lo zampino. Il difensore catalano è uno dei quattro capitani designati dal club dopo la partenza dell'argentino e grazie alla sua scelta di abbassarsi lo stipendio negli ultimi giorni della scorsa settimana la società ha potuto depositare i contratti di Memphis Depay e Eric Garcia. In pratica grazie alla decisione del numero 3 il Barça ha potuto schierare i nuovi acquisti.
Dopo il match del Camp Nou contro la Real Sociedad, vinta per 4-2 dalla squadra di Ronald Koeman, Piqué ha fatto il suo debutto su Twitch con il noto streamer Ibai Llanos e ha iniziato la sua avventura sulla piattaforma di intrattenimento toccando vari temi che riguardano lui, la sua famiglia, il Barça e il calcio in generale. Ieri è tornato il pubblico allo stadio e il difensore Culé ha affermato: "Abbiamo giocato senza pubblico per 17 mesi e rivedere la gente è stato emozionante. Veniamo da tutto ciò che riguarda Leo e la sua partenza. Questa vittoria ci dà molta fiducia. Niente sarà più come prima ma abbiamo una squadra per emozionare le persone, per competere fino alla fine della stagione. Oggi è il primo passo".
In merito alla riduzione dello stipendio da parte sua e degli altri Piqué ha dichiarato: "Fin dal primo giorno siamo stati molto aperti. Ci siamo allineati e abbiamo cercato di aiutare. Per un problema di tempistica abbiamo deciso che dovevo essere io il primo. Ci sono stati malintesi e voglio che questo sia chiaro. Voglio che le persone stiano con la squadra e ci aiutino. È l'inizio di un'era senza Leo ma avremo tante emozioni positive".
Quando Ibai Llanos lo definisce ‘miliardario' Piqué risponde così: "Non prendermi in giro, gioco per quattro soldi".
Infine, sempre sull'addio di Messi al Barcellona ha affermato: "È stata dura. Lo conosco da quando avevo 13 anni. Ci ha reso tutti migliori. Dobbiamo accettarlo perché è la realtà. Faremo tutti un passo avanti per essere competitivi".