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“Non posso andare al bar con gli amici o al parco coi miei figli”: Ronaldo racconta i suoi problemi

Anche i campioni piangono. O comunque hanno momenti di tristezza che li porta a rimpiangere una vita diversa da quella che conducono oggi, sia pure all’apparenza dorata. Cristiano Ronaldo ha aperto uno spaccato sulle sue sofferenze private che gli negano le gioie concesse agli altri: “Se ne avessi l’opportunità ora, pagherei per riavere la mia privacy”.
A cura di Paolo Fiorenza
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"Essere me stesso è noioso": detto da Cristiano Ronaldo sembra un'assurdità, soprattutto pensando ad una vita trascorsa tra trionfi sui campi di calcio e momenti di relax nelle sue ville o sugli yacht. Eppure il fuoriclasse portoghese si è lasciato andare ad una confessione un po' amara in una chiacchierata dai toni confidenziali avuta qualche tempo fa col giornalista del Daily Mail Piers Morgan.

CR7 si è aperto come raramente ha fatto in passato, aprendo uno spaccato su un Ronaldo molto diverso dall'immagine che abbiamo di lui. "Ti piace essere così ridicolmente famoso?", è stata la domanda che ha spalancato una porta diventata portone: "Piers, a dire il vero, è noioso. Essere me stesso è noioso. Quando inizia, è fantastico. Sei famoso, sei un giocatore fantastico, vinci trofei, fai gol, sei in prima pagina sui giornali, in televisione. Ma dopo molti anni, guardi la vita in un modo diverso. Hai una ragazza, hai figli, vuoi un po' di privacy e non c'è più privacy. La mia privacy è andata".

Ronaldo è arrivato quasi a rimpiangere il punto al quale è arrivato: "Se ne avessi l'opportunità ora, pagherei per riavere la mia privacy. La gente dice ‘Ah, sì, ma tu sei ricco. Hai soldi, hai macchine, hai case'. Ma questo non è tutto. Credimi, essere troppo famoso non va bene. Sai quante volte sono andato al parco con i miei figli negli ultimi due anni? Zero".

L'ex attaccante della Juventus ha raccontato un mondo fatto di privazioni enormi nella sfera privata, inimmaginabili per una persona normale, ma anche per un giocatore che non sia CR7: "Se vado al parco, così tante persone arriveranno all'improvviso. I bambini saranno nervosi, io sarò nervoso, la mia ragazza sarà nervosa. Non posso andare in un bar con gli amici perché so che non si sentiranno a loro agio con me lì. Evito di fare questo genere di cose, perché le persone intorno a me saranno più nervose di me".

Per Cristiano nulla potrà mai essere come prima: "Mi sento come se fossi un po' in una gabbia permanente. Ma è troppo tardi per cambiarlo". Essere Ronaldo non è tutto rose, fiori e Palloni d'Oro.

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