Antonio Conte incastrato da 10 calciatori del Real Madrid: “Non lo vogliamo”
Non è stato Antonio Conte ad aver rifiutato il Real Madrid, ma è il Real Madrid ad aver rifiutato lui. Meglio, è stata la squadra che ha posto il veto sull'ingaggio dell'ex allenatore dell'Inter. E al suo posto è arrivato il benestare per Carlo Ancelotti: meglio affidare il timone a un leader calmo, che sa come si dirige una barca tra i flutti in tempesta (e tra i blancos le acque sono tutt'altro che tranquille per la storia degli tagli agli ingaggi), e non finire in pasto al furore di un tecnico che non riscuote affatto simpatie. Questa volta non c'entrano le richieste esagerate e fuori dal mondo rispetto alla congiuntura economica. All'ex ct nemmeno è stato lasciato il tempo di affacciarsi sull'uscio e salutare.
Il presidente, Florentino Perez, null'altro ha potuto fare che tirare un riga sul nome, evitando il braccio di ferro con il gruppo e di andare allo scontro in un momento già abbastanza delicato. Come fai a chiedere sacrifici allo spogliatoio se, al netto della disponibilità, pianifichi il post Zidane senza ascoltare cosa ne pensano i giocatori? Non puoi, non è saggio. E non lo fai.
A raccontare il retroscena sul ritorno di Ancelotti a Madrid è il quotidiano inglese ‘Times' che nella ricostruzione della trama dei contatti e della trattativa ha indicato anche il numero dei tesserati contrari all'ingaggio del tecnico salentino. Non un semplice dissenso quello espresso ma un vero e proprio aut aut: per la serie, "se prendi lui noi ce ne andiamo". Chiusura netta, non c'è stato alcun margine di discussione. In un attimo avrebbero fatto i bagagli e, chiamati i rispettivi agenti, cercato nuove sistemazioni.
Un esodo che nemmeno un club come il Real può permettersi. Una ribellione dinanzi alla quale anche il massimo dirigente ha dovuto prendere atto che era meglio accantonare ogni decisione malsana. Chi sono i calciatori che hanno bocciato in blocco Conte? Il tabloid non fa i nomi ma non è difficile risalire all'identità dei singoli. Basta azionare il rewind e fare un salto indietro nel tempo a tre anni fa: nel 2018, quando l'ex Inter venne indicato tra i candidati alla guida della Spagna, Sergio Ramos prese parola ed espresse un concetto tanto semplice quanto diretto e molto forte. "Il rispetto è una cosa che si conquista non può essere imposto". E Conte non piaceva già allora.