Né Icardi né Morata: il Barcellona vuole Aubameyang per il dopo Dembelé
Mentre tarda a decollare la trattativa che porterebbe Ousmane Dembelé da Barcellona a Parigi, in Catalogna si sono portati avanti, coprendosi le spalle con un acquisto di tutto rispetto. O almeno questo hanno creduto i dirigenti del club azulgrana che hanno accolto Aubameyang con il quale il Barcellona aveva già risolto ogni piccolo dettaglio. Tanto che il giocatore è sbarcato in città direttamente da Londra, tra fotografi, giornalisti e curiosi che non he hanno perso una sfumatura. Dopotutto si trattava del primo grande acquisto dei catalani all'indomani del cambio di rotta in panchina e nell'attuale tentativo di riemergere dalle paludi sia economicamente che calcisticamente. E invece, l'Arsenal ha rimesso tutto in discussione. Il problema è l'ingaggio al giocatore.
Mentre si preparavano gli ultimi dettagli per presentare in modo ufficiale il nuovo attaccante, gradito allo stesso Xavi per il nuovo reparto offensivo dei blaugrana, è arrivata la doccia fredda: non si è trovata l'intesa definitiva per il pagamento degli emolumenti di Aubameyang in prestito fino a fine stagione. E così, tutto si è bloccato penna alla mano, con il giocatore che dovrebbe fare pronto ritorno a Londra in un clima che tornerà ad essere ancora più torrido di quando ha lasciato l'Inghilterra.
Il "derby" di mercato a distanza tra ex l'aveva vinto proprio Pierre Emerick Aubameyang che dopo le visite mediche di rito che apparivano un mero proforma avrebbe posto la firma sul contratto offerto dal Barcellona. L'ex Milan, anche se pochi se lo ricordano vestì la maglia rossonera nel lontano 2007/2008, aveva bruciato sul tempo un ex Inter: Mauro Icardi. Proprio l'argentino sembrava molto più vicino, con Leonardo che ha provato a inserirlo nella trattativa di Dembelé, senza al momento riuscirci. L'attaccante francese deve partire e dovrà farlo in pochissime ore, per evitare di rimanere un separato in casa e soprattutto per il Barcellona per evitare lo scotto di perderlo a parametro zero a giugno. Anche se l'ultimo stop ad Aubameyang e la mancanza di tempo, complicano tutto.
Aubameyang non rappresentava di certo una soluzione ‘B' ma i piani del Barça erano ben altri. La prima scelta, dichiarata, era stato Alvaro Morata all'indomani dell'arrivo a Torino di Dusan Vlahovic: una scelta che aveva trovato il gradimento della Juventus ma non quello dell'Atletico Madrid, proprietaria del cartellino, che ha messo il bus di traverso all'operazione. Finale? Morata è rimasto in bianconero e lo sarà fino a fine estate, ben sapendo che non si adopererà alcun riscatto. Ma per i Colchoneros sarebbe stato troppo vedere un proprio tesserato vestire la maglia azulgrana per giocare nello stesso campionato da avversario.
L'addio a Londra e all'Arsenal era stato indolore per Aubameyang, quasi una liberazione, visto che il contratto con scadenza 2023 non poteva essere più onorato tra le parti. Il 32enne gabonese quest'anno era sceso in campo in 15 occasioni segnando 7 reti, ma a dicembre era stato estromesso dalla rosa e gli era stata tolta la fascia da capitano. Una spaccatura definitiva con il club che non aveva accettato l'ennesima violazione dei regolamenti interni e che ha spinto il giocatore sul mercato. La stessa Juventus si era affacciata alla finestra ma la strada verso Londra presentava fin troppe problematiche, e così è arrivato il pressing del Barça con cui sembrava essere stata trovata la quadra finale.