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“Non è stato giusto con me”: Tudor tradito da Pirlo per un “amico”

Igor Tudor ha spiegato come sono andate le cose e quale piega abbiano preso i rapporti con Andrea Pirlo. L’ex assistente del tecnico ha svelato: “Siccome è molto amico di Baronio, ha preso anche lui e un altro, un analista mettendoci tutti sullo stesso livello. È stata una cosa ingiusta perché io sono un allenatore”.
A cura di Maurizio De Santis
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Scorie. Sedimenti di una stagione salvata per il rotto della cuffia, più per demeriti altrui (il pareggio del Napoli in casa contro il Verona) che per meriti propri. Si riparte, ma qualcosa resta sotto i piedi e scricchiola. La Juventus che s'è aggrappata alla Champions, nemmeno fosse un salvagente in mezzo ai flutti, è ripartita facendo tabula rasa e cospargendo il capo di cenere: ha licenziato Andrea Pirlo e richiamato Massimiliano Allegri, ripudiato qualche anno prima nonostante le due finali di Coppa giocate e i cinque scudetti consecutivi conquistati. Andrà via anche Cristiano Ronaldo (è stato anche fissato il prezzo), orpello troppo costoso e investimento fallimentare: preso per vincere in Europa, in 3 anni sono arrivate altrettante eliminazioni con poca gloria per mano di Ajax, Lione e Porto. Abbastanza per alimentare delusione e frizioni interne malcelate.

Il punto di non ritorno è stato il possibile esonero di Pirlo che ha portato allo scontro Pavel Nedved e Fabio Paratici (contratto scaduto e non rinnovato), protagonisti della discussione accesa al termine della sconfitta pesante in casa contro il Milan. Al posto del ‘professore' era già pronto il sostituto al quale affidare il compito di traghettare la squadra fino al termine del campionato. Ha prevalso la linea della continuità, evitando all'ex calciatore l'onta di un esonero e di scaricare solo sulle sue spalle responsabilità che sono (anche) altrove.

Igor Tudor, ex difensore centrale, faceva già parte dello staff bianconero. Lo aveva scelto lo stesso allenatore al quale era stata sottoposta una rosa di nomi tra cui individuare i più stretti collaboratori. Come sono andate le cose e quale piega abbiano preso i rapporti in seno allo spogliatoio è nel racconto che il tecnico croato (in A è stato sulla panchina dell'Udinese, in Croazia su quella dell'Hajduk) ha fatto a un giornale in patria, Sportske Novosti.

Alla Juventus mi ha voluto proprio Pirlo – ha ammesso Tudor -. C’era una lista con cinque nomi e Paratici ha lasciato la decisione al tecnico. E lui ha scelto me. Ma siccome è molto amico di Baronio, ha preso anche lui e un altro, un analista mettendoci tutti sullo stesso livello. È stata una cosa ingiusta perché io sono un allenatore. E se ho accettato è stato solo perché era la Juve.

È finita malissimo e il futuro è ancora tutto da decifrare. L'ultimo anno in qualità di assistente tecnico accanto a Pirlo è stato agrodolce: Tudor è passato dalla soddisfazione per un'opportunità importante in carriera alla delusione che va ben oltre l'ambito sportivo.

Alla fine siamo riusciti a qualificarci per la Champions League, abbiamo anche vinto la Coppa Italia, eppure ci hanno cacciato. Mi dispiace e non lo trovo giusto. Ma ho deciso una cosa: non sarò mai più l’assistente di nessuno.

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