“Non è stato fatto tutto il possibile”: l’accusa dell’ex dirigente a Laporta per l’addio di Messi
L'addio di Lionel Messi al Barcellona ha scatenato un vero e proprio terremoto in Spagna e in tutto il mondo calcistico. Proprio quando il nuovo contratto per il sei volte Pallone d'Oro sembrava pronto è arrivato l'annuncio da parte del Barça che per "situazioni finanziarie ed economiche legate alle regole della Liga" non poteva più tesserare la Pulce. Non è dello stesso avviso Jaume Llopis, ex membro della commissione Espai Barça, che si è dimesso dopo il mancato rinnovo dell'argentino. L'ormai ex dirigente ha denunciato nel programma "Qué T'hi Jugues" di Cadena SER la cattiva gestione del caso Messi da parte dei vertici della dirigenza blaugrana e ha lanciato delle accuse molto pesanti nei confronti dell'attuale numero uno del club Culé Joan Laporta.
Llopis è socio del Barça da 66 anni ma ha ammesso: "Non volevo creare tanto scalpore con le mie dimissioni, l'ho fatto per avere la libertà di dire ciò che tanti fan del Barça pensano e chiedere trasparenza in una situazione in cui ce n'è stata poca. Leo stesso ha detto: ‘Non è stato fatto tutto quello che si poteva fare'". L'ex membro della commissione di Laporta è stato piuttosto critico sulla gestione del presidente: "Il cosa e il come sono stati fatti male. Si è notato nella freddezza del giocatore con il presidente. La verità non è stata detta, vogliamo sapere cosa sta combinando Florentino Pérez con Laporta. La questione della Super League è un grande progetto, ma incerto. Non si capisce perché mentre i tifosi del Barça piangevano la partenza di Leo, Laporta mangiava una mariscada con il presidente della Madrid. Prenditi cura della tua immagine".
C'è grande rabbia nel mondo del Barcellona in queste ore perché nessuno si aspettava una conclusione così. Jaume Lopis ha insistito sul fatto che non c'è stata la volontà di negoziare il prolungamento del contratto della stella argentina. In merito all futuro del club a breve termine l'ex dirigente è stato piuttosto chiaro e molto pessimista: "Abbiamo difficoltà a incassare e abbiamo perso il nostro principale asset. Perdere Messi è una semplice riduzione ma nulla è stato fatto in altri casi come quelli di Umtiti, Coutinho o delle altre situazioni. Se si arrivava a rescindere con uno di questi poteva essere un messaggio per tutti, perché oggi se non ci sono riduzioni di stipendio non credo che Memphis possa giocare domenica, visto che non è ancora tesserato" .