Non dà un rigore alla squadra di casa: ultrà aggrediscono l’arbitro e danno fuoco alla sua auto
Vergognoso comportamento dei tifosi della formazione bosniaca del Velez Mostar che dopo il match contro il Bora Banja Luka hanno assaltato l'auto sulla quale viaggiavano l'arbitro dell'incontro e i due suoi assistenti armati di mazze da baseball dandole poi fuoco. Il direttore di gara e uno dei due guardalinee hanno riportato lievi ferite, con quest'ultimo finito anche in ospedale.
Secondo le prime ricostruzioni dopo la partita del massimo campionato bosniaco tra Velež e Borac sospesa all'81' sul punteggio di 0-2 a causa di un'invasione di campo da parte dei supporter locali, l'arbitro Sabrija Topalović, è stato aggredito vicino a Jablanica da un gruppo di tifosi che brandendo delle mazze da baseball hanno prima rotto i vetri dell'auto nella quale il fischietto si trovava insieme al suo assistente Admir Šehović e al supervisore Adnan Alispahić e poi hanno lanciato una molotov all'interno del veicolo scatenando così un incendio.
Il motivo che avrebbe scatenato la rabbia dei tifosi del Velež Mostar sarebbe un calcio di rigore non assegnato alla loro squadra sul punteggio di 0-0 per un presunto fallo in area avversaria di Coric su Radovic. Nonostante la polizia, dopo aver allontanato i tifosi dal terreno di gioco, avesse dato il via libera alla ripresa del gioco, il delegato della Federcalcio bosniaca presente allo stadio ha deciso di decretare la fine del match.
Gli animi però non si sono calmati , tant'è che la sicurezza ha dovuto scortare la squadra arbitrale fuori dal terreno di gioco in mezzo agli imbufaliti tifosi del Velez che al loro passaggio gridavano "ladri". Tutto sembrava essersi però placato dopo che gli arbitri hanno lasciato l'impianto di Mostar, ma in realtà non è stato così. La serata si è infatti conclusa con l'assalto all'auto del direttore di gara andata completamente carbonizzata con uno dei guardalinee finito in ospedale per fortuna con lesioni di lieve entità.