Zero offerte per la Salernitana: è sul baratro dell’esclusione dal campionato di Serie A
Un calvario. La Salernitana ha vissuto oggi l'ennesima tappa di questo stillicidio di fine anno che può rappresentare la fine di tutto oppure – come per miracolo riuscire a trovare una via d'uscita nel momento più buio. La data odierna era cerchiata in rosso sul calendario: il 15 dicembre è la penultima scadenza di questo percorso iniziato quando, con la promozione in Serie A, è esploso il caso della doppia proprietà. Due società che fanno riferimento a uno stesso "padrone"(in questo caso, Claudio Lotito della Lazio) non possono giocare nello stesso campionato. La Federcalcio ha fatto scattare il conto alla rovescia e l'escamotage del Trustee è la bolla che finora ha protetto (e tenuto in bilico) il futuro dei campani.
Ma il fatto che tutt'ora non vi sia ancora un'offerta concreta per l'acquisto della Salernitana è un brutto segnale. Almeno finora i Trustee, Melior Trust e Wildar Trust, tacciono: non è stato perfezionato alcun passaggio di quote a nuovi acquirenti e – cosa peggiore – non risultano trattative sostanziali in corso. Ci fossero, sarebbe anche possibile aggrapparsi al salvagente di una possibile proroga di 45 giorni per formalizzare l'atto di cessione.
Cosa rischia la società granata è noto, il disastro sarebbe totale: la reale esclusione del campionato di Serie A, se entro il 31 dicembre (termine previsto anche nell'atto di costituzione del Trust granata) non dovesse arrivare una proposta d'acquisto vincolante. Verrebbe risucchiata nei Dilettanti, cancellata dal calcio professionistico.
Una situazione surreale che rende ancora più difficile il compito del tecnico, Colantuono, e della squadra che – ultima in classifica – cerca di trarsi d'impaccio da una situazione durissima. Tra due settimane tutti gli sforzi fatti finora verrebbero (o verranno) vanificati da ciò che già si sapeva da tempo. Senza soldi (e acquirenti) non si cantano messe e il ritorno in Serie A si è trasformato da sogno nell'incubo peggiore.