“Noi come Lippi”: per Roberto Mancini, l’Italia non solo andrà ai Mondiali, ma li vincerà
La Nazionale dovrà giocarsi in questo 2022 l'accesso ai Mondiali, vietato fallire dopo il flop del 2018 che pesa ancora come un macigno sulle spalle del nostro calcio. E su quelle di Roberto Mancini, chiamato a risollevare le sorti azzurre del dopo Ventura, riuscendoci in gran parte. Ma anche per il ct di Jesi se i playoff si trasformeranno in una sconfitta, tutto ciò compiuto fin qui perderà significato, anche la straordinaria cavalcata europea che ci ha visti di nuovo sul tetto del calcio continentale. Per questo, anche la Federcalcio ha provato a studiare a tavolino un nuovo calendario che possa permettere all'Italia di prepararsi al meglio.
Non è tempo di scendere in campo ma di compiere riflessioni su ciò che si è fatto e su ciò che si andrà a fare, così anche Roberto Mancini si dedica a rilasciare i propri convincimenti a 360 gradi e, in esclusiva alla "Gazzetta", centra l'obiettivo mondiale come punto di riferimento sul quale dovrà orbitare il lavoro dei prossimi mesi. L'ultima parte di un Girone di qualificazione altrimenti perfetto, ci ha messo nei guai. Ora è lo stesso gruppo azzurro che dovrà trovare le forze interne per uscire dal guado e riprendersi i Mondiali in Qatar.
Il problema principale, che Mancini non nasconde, è stato il gol: un'Italia bella a metà, poi il vuoto in attacco tra infortuni, scelte, moduli. Nulla è servito per capovolgere il trend e battere Svizzera e Irlanda del Nord meritandosi il Qatar. Dove arriverà – assicura Mancini – una Nazionale pronta a giocarsi tutte le sue chance: "Possiamo vincere questo Mondiale, possiamo ricalcare le orme della squadra di Lippi perché siamo stati i migliori all'Europeo". Il riferimento è al lontano e glorioso 2006 quando a Berlino alzammo la Coppa per la quarta volta: "Lungo il cammino possiamo trovare i giocatori giusti" prosegue il ct.
I nomi ci sono già e sono di giovani leve che da qui al prossimo marzo dovranno dimostrare di valere l'azzurro. "Con giovani di qualità come Scamacca e Zaniolo, nulla è impossibile dipende tutto da loro possono dare ancora tanto", sottolinea Mancini. Certo, essenziale non è però avere i numeri ma ottenerli e in Nazionale sia la punta neroverde sia il trequartista giallorosso hanno più volte balbettato. Ma c'è anche un'latra motivazione immensa per non perdere l'apputamentoin Qatar: Gianluca Vialli, ancora alle prese con problemi di salute: "Sarà in grado di trascinarci ancora una volta e noi proveremo a lottare anche per lui".