Nigeria o Napoli, Osimhen ha deciso da che parte stare: “Tutti dovrebbero fare come lui”
La Nigeria è pronta a schierare Victor Osimhen in Coppa d'Africa. Anche con la mascherina protettiva sul viso, nonostante non basti a tutelarne del tutto l'integrità fisica in partita. Lo staff lo ha convocato ufficialmente ma prima ancora, con un tweet condiviso sui social molto discutibile per la tempistica e le sue condizioni di salute, era stato lo stesso calciatore a dirsi pronto a indossare la maglia della sua nazionale. Le "super aquile" attendono l'attaccante del Napoli come fosse manna dal cielo, l'asso nella manica per lanciarsi alla conquista del trofeo che messo in bacheca per tre volte e strapparlo dalle mani dell'Algeria.
La domanda è una sola: Osimhen è guarito e può andare regolarmente in campo? A fare chiarezza sarà la tac che il giocatore effettuerà venerdì prossimo, 31 dicembre. Si sottoporrà all'esame diagnostico che dirà a che punto è la calcificazione del callo osseo dopo l'operazione allo zigomo e all'orbita dell'occhio destro subita per le fratture multiple riportate in uno scontro di gioco con Skriniar. Il dispositivo di protezione calibrato da un'équipe di specialisti, studiando la conformazione del suo visto e le necessità terapeutiche post intervento, gli ha permesso di riprendere gli allenamenti con il resto della squadra.
Ma prima di rivederlo in campo servirà dell'altro: la prognosi di 90 giorni comincia a far data dallo scorso 23 novembre e scadrà del tutto a fine febbraio, quando si ipotizza che le ossa si siano saldate del tutto. L'ultimo controllo effettuato prima di Natale è stato incoraggiante, il prossimo sarà dirimente. E non è escluso che la stessa Nigeria, sulla base del responso medico e della visita, accetti di avere a disposizione il giocatore anche a torneo in corso, non da subito.
Allo stato dei fatti è difficile ipotizzare che Osimhen giochi a Torino contro la Juventus (6 gennaio). Così come, al netto dell'ottimismo dello staff della sua nazionale ("ci aspettiamo che si unisca al resto della squadra almeno entro il 3 gennaio"), non ci sono ancora abbastanza certezze. Il regolamento Fifa offre alla selezione africana un gancio al quale aggrapparsi: qualora, in base e evidenze mediche comprovate, arrivasse parere negativo dal Napoli, la Nigeria potrebbe anche decidere di spingersi oltre e sottoporre il calciatore a visita del proprio team di medici.
"È importante che tutti i nostri giocatori mostrino lo stesso impegno e tratti ambiziosi mostrati da Osimhen", fanno sapere dalla Nigeria. Se lo farà giocare o meno, sarà scelta presa assumendosi ogni responsabilità per eventuali ricadute. Cosa rischia il giocatore? In caso di brutto colpo, nemmeno la mascherina potrebbe evitargli un'altra operazione con tutto ciò che comporterebbe in termini fisici e di recupero.