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Niente arbitri italiani in Champions ed Europa League a causa del Coronavirus?

La conferma ufficiale la si avrà solo con le designazioni arbitrali per il prossimo turno delle Coppe. La linea che filtra, più per pressioni dei governi che per determinazione della stessa Uefa, è evitare che a mettersi in viaggio siano arbitri/cittadini provenienti da uno dei Paesi che in Europa è risultato tra i più contagiati.
A cura di Maurizio De Santis
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L'ufficialità si avrà solo al momento delle designazioni arbitrali ma la linea che sembra prevalere al momento è non assegnare a direttori di gara italiani match di Champions o Europa League del prossimo turno. Bisognerà attendere ancora qualche ora per avere la certezza di quella che è un'ipotesi concreta non tanto per volere della Uefa quanto per specifiche pressioni da parte delle autorità istituzionali dei Paesi che ospitano le partite.

La posizione è la seguente e ricalca le parole del ministro della Salute spagnolo quando, in occasione della trasferta dell'Atalanta a Valencia: se in Italia a causa dell'emergenza Coronavirus (qui tutti gli aggiornamenti in tempo reale) hanno imposto per decreto misure restrittive e precauzionali che (quasi) isolano una larga fetta di territorio perché non essere altrettanto previdenti anche all'estero? Dubbio legittimo alla luce della pandemia che è diventata un fenomeno europeo alla luce dell'evoluzione dei contagi.

Niente arbitri italiani e con loro il seguito di collaboratori oltre allo staff. Chi aveva qualche chance? Orsato e forse uno tra Massa e Guida (lo stesso che domenica sera ha diretto la sfida scudetto vinta dalla Juventus contro l'Inter), erano questi i fischietti inseriti nel novero delle possibili designazioni per questo turno degli ottavi di finali (incontro di ritorno in Champions, andata in Europa League). Allo stato dei fatti, resteranno fermi entro il confine di casa oppure si tratta solo di voci incontrollate? Lo si saprà con maggiore certezza a breve in un momento molto delicato per il "vecchio continente".

Non c'è una disposizione specifica per il momento da parte della Uefa (e forse nemmeno potrebbe esserci) ma al netto di quanto sta accadendo non è così difficile immaginare quale sia la determinazione dei governi a evitare il contatto con cittadini provenienti da uno dei Paesi che in Europa è risultato tra i più contagiati.

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