Nicola Rizzoli ha un nuovo incarico tra gli arbitri: ruolo prestigioso per l’ex designatore
Nicola Rizzoli come guida per gli arbitri all'estero. L'ex direttore di gara e designatore, è stato scelto per ricoprire un nuovo ruolo, ma di fondamentale importanza. L'ex arbitro di Serie, che è stato anche designatore, ha accettato la proposta intrigante di Luciano Luci che è attualmente a capo del settore arbitrale a Kiev da ben dieci anni. Rizzoli infatti è volato in Ucraina con un obiettivo ben preciso: la crescita e a formazione di tutto il movimento arbitrale ucraino. Rizzoli avrà un compito ben preciso: lo sviluppo del VAR in Ucraina e la crescita degli arbitri. Dopo quattro stagioni a capo degli arbitri in Serie A, l'ex direttore di gara della sezione di Bologna, diventa nuovo responsabile del settore arbitrale ucraino. Un progetto di miglioramento, di organizzazione e di formazione dei fischietti nazionali con il ruolo di Chief of UAF per l'implementazione e la crescita di tutto il settore.
Rizzoli dà così una svolta netta alla sua carriera dopo una straordinaria carriera in campo in Italia culminata con la direzione di gara della finale dei Mondiali del 2014 al Maracanà tra l'Argentina e la Germania. Nicola Rizzoli ha lasciato il suo ruolo di designatore arbitrale nelle mani di Gianluca Rocchi. Nel corso dei primi anni dopo l'introduzione del VAR in Italia, l'ex fischietto di Bologna ha sempre portato avanti la sua idea circa l'uso della tecnologia in campo: "Al Var bisogna andare sempre, quando l’episodio è dubbio, oppure tocca all’assistente al video richiamare l’attenzione di chi dirige – raccontò nel corso di un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport – Sono le indicazioni, chiarissime, che ho dato ai miei".
Stesse idee e indicazioni che Rizzoli proverà a trasmettere al meglio anche in Ucraina dove dovrà formare al meglio una classe arbitrale sull'utilizzo corretto della tecnologia in campo. Un progetto che ha visto subito Luciano Luci affidarsi alle sapienti idee e all'esperienza di Rizzoli per aumentare la professionalità e l'affidabilità del VAR e dei direttori di gara in un campionato, come quello ucraino, in grande crescita negli ultimi anni.
