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Neymar tradito dal sexy banner: guardava il PSG in streaming illegale

Costretto a casa dalla squalifica rimediata in seguito all’espulsione contro il Lille, Neymar non ha fatto mancare il suo appoggio come spettatore al PSG, impegnato sabato scorso contro lo Strasburgo. Il brasiliano ha postato una story Instagram in cui tuttavia era evidente come stesse vedendo il match su un sito illegale. “Uno di noi”, il commento dei tifosi.
A cura di Paolo Fiorenza
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Può un campione che guadagna quasi 30 milioni netti a stagione guardare una partita della sua squadra in diretta streaming col ‘pezzotto‘, invece di usare un abbonamento legale al servizio offerto dai legittimi detentori dei diritti televisivi? Evidentemente sì, visto quanto ha fatto Neymar sabato sera, condividendo il tutto in una sua story su Instagram senza curarsi di occultare la prova del fatto che stesse seguendo un sito pirata.

Il brasiliano era a casa mentre il PSG batteva in trasferta lo Strasburgo, portandosi a 3 punti dal Lille capolista. Un match dal quale Neymar era stato escluso per la squalifica seguita all'espulsione rimediata nella partita precedente, persa proprio contro la squadra di Galtier. Ecco dunque l'idea non solo di assistere al match con lo Strasburgo, ma anche di farlo sapere a tutti, per mostrare l'attaccamento ai colori del club campione di Francia.

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Neymar tuttavia non ha fatto caso al fatto che nell'angolo in alto a sinistra dello schermo del suo portatile campeggiasse ben visibile il banner di tale Nina, 28enne di non meglio precisate abilità extra calcistiche, distante a suo dire soltanto un chilometro dalla dimora del brasiliano. Ragazza peraltro alle prese con un caldo anomalo, visto il succinto abbigliamento indossato. La classica inserzione ‘sexy' in cui spesso ci si imbatte quando ci si collega a un sito di streaming illegale, tra banner e pop-up che si aprono ovunque.

I tifosi del PSG l'hanno messa sul ridere, compiacendosi del fatto che anche un riccone come Neymar alla fine possa fare esattamente le stesse cose – non esattamente lecite – di chi non vuole pagare un abbonamento. Reazione diversa probabilmente avrà avuto Canal Plus, che a febbraio ha salvato la trasmissione della Ligue 1, subentrando – ovviamente con un esborso molto minore – a Mediapro, che lo scorso dicembre si era ritirata, non versando ai club quanto pattuito e mettendo a rischio l'intero movimento calcistico transalpino.

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