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Neymar confessa: “Voglio tornare a Barcellona”, i 5 buoni motivi perché lascerà il Psg

Secondo il ‘Mundo Deportivo’ e altre testate spagnole Neymar avrebbe confermato ad alcuni suoi compagni del Psg, durante il lockdown di voler ritornare al Barcellona. I tempi sembrano maturi: la crisi economica, il rischio di una sanzione per violazione del fairplay, il riscatto di Mauro Icardi, un cartellino valutato 165 milioni dalla FIFA. Tutti elementi che potrebbero spingere il Psg ad accettare il trasferimento.
A cura di Alessio Pediglieri
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Neymar non ha abbandonato l'idea di vestire ancora una volta la maglia del Barcellona, anzi. In Spagna, in queste ore in cui si ritorna al calcio giocato e le attenzioni saranno tutte per le partite e su ciò che avviene in campo, sul campione brasiliano rimbalzano notizie di un feeling con gli azulgrana mai sopito. E' il ‘Mundo Deportivo‘, poi richiamato sulle prime pagine dei giornali spagnoli a riprendere l'argomento con l'indiscrezione da parte di Neymar che adesso riecheggia forte sul fronte del calciomercato che verrà: "Voglio andare al Barcellona".

L'attaccante brasiliano, che compie 29 anni il 5 febbraio, si è sempre rammaricato della sua scelta di aver lasciato il Barça alla volta di Parigi e sarebbe ancora determinato a rimediare a quell'errore per ritrovare la felicità perduta, nonostante il fatto che Paris Saint- Germain lo abbia coperto d'oro da quando nell'agosto 2017 ha pagato i 222 milioni di euro della sua clausola di risoluzione al Barcellona. Adesso, in Spagna circola la notizia che Neymar avrebbe rifiutato un ulteriore rinnovo al rialzo da parte del Psg per portare l'attuale contratto oltre il 2022. Ma ci sarebbe anche dell'altro: la stella brasiliana non nasconderebbe più il suo desiderio di indossare di nuovo la maglia del Barça: "Voglio andare al Barcellona, sì o sì", avrebbe confessato Neymar ai calciatori più vicini della squadra di Thomas Tuchel , con i quali ha mantenuto i contatti durante i tre mesi di lockdown.

Le trame che richiamano Neymar in Spagna sono già state sviluppate negli scorsi mesi, sia sotto traccia, sia con modi più formali. Sono tanti gli indizi e gli elementi che stanno sempre più convincendo che il ritorno diventi più che probabile.

  • C'è un precedente importante che fissa una base di confronto: la proposta da parte del Barcellona, dell'anno passato, di aver offerto 130 milioni al Psg con l'aggiunta delle contropartite di Ivan Rakitic e Jean-Clair Todibo e di Ousmane Dembélé. Opzione non gradita ai parigini che hanno ‘resistito' all'idea.
  • A due stagioni dalla conclusione dell'attuale contratto, che Neymar non intende affatto rinnovare,  si sta delineando anche il valore del giocatore in base ai parametri FIFA: il prezzo iniziale di Neymar fissato dalla FIFA sarebbe attualmente attorno ai 165 milioni di euro. Una base su cui poter operare una nuova offerta concreta.
  • L'attuale contesto economico post Covid non aiuta affatto le resistenze di Parigi perché a fronte di una nuova proposta plurimilionaria, il Psg non potrebbe fare orecchie da mercante. E sarà anche necessario vedere cosa accadrà al PSG dal punto di vista finanziario, perché potrebbe subire una possibile sanzione in caso di conferme della violazione del Fairplay economico UEFA .
  • Nel settembre 2019 c'è stato anche l'incontro che il presidente Bartomeu ha avuto con Neymar e suo padre all'Hotel Arts. Ufficialmente per sanare un contenzioso risalente proprio ai tempi del passaggio a Parigi, che si è trasformato però in una occasione di dialogo tra le due parti, che avrebbero convenuto come il Barça gli pagherebbe l'importo in sospeso (circa 30 milioni) al momento del suo ritorno a patto che Neymar ritiri contestualmente la causa.
  • Il riscatto di Mauro Icardi dall'Inter, per un affare da quasi 70 milioni ha impegnato il Psg ad una scelta precisa in attacco, dove non ci sarà più Edinson Cavani, in uscita per fine contratto. L'argentino ha 25 anni, si sposerebbe tecnicamente alla perfezione con Mbappè, elemento realmente al centro del progetto parigino. Dunque, Neymar oggi più che fra qualche anno, sarebbe sacrificabile alla causa di fronte a offerte convenienti.
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