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Nessuna lesione per Rebic, ma per Porto-Milan difficile vederlo in campo

Buone notizie su ante Rebic, uscito alla mezz’ora di Milan-Verona per infortunio: gli esami strumentali hanno escluso lesioni alla caviglia, adesso bisognerà capire i tempi di recupero. Martedì sera c’è la sfida di Champions contro il Porto, fino ad allora il croato sarà monitorato giorno per giorno. Il Milan è in costante emergenza.
A cura di Alessio Pediglieri
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Solamente 36 minuti, poi il dolore e l'uscita dal campo. Milan-Verona si è ridotta ad una manciata di minuti per Ante Rebic che è stato sostituito da Leao per un problema alla caviglia. Un improvviso stop alla gamba già malandata e per la quale aveva accusato fastidi già in allenamento, senza però permettersi di restare in panchina. Nell'emergenza totale rossonera, il croato era tra i pochi a poter iniziare il match in avanti. Troppe assenze importanti, per Pioli era fondamentale avere esperienza e ha osato inserendo Rebic dal 1′.

Oggi, oltre ai sorrisi per la vittoria in rimonta e la consapevolezza ulteriore di essere un grande gruppo dalla mentalità vincente, per il Milan arriva anche la lieta notizia che gli esami strumentali svolti in mattinata sulla caviglia dell'attaccante croato hanno escluso lesioni all'arto: l'uscita immediata dal terreno di gioco ha sortito l'effetto desiderato, evitando ulteriori complicazioni. Adesso, però, resta il punto interrogativo sui tempi di recupero.

Ante Rebic ha già stretto i denti contro il Verona, mostrando una volontà oltre il limite nella mezz'ora giocata, mostrandosi tra i più attivi tra i rossoneri malgrado il doppio svantaggio subito nelle battute iniziali del match. Ora è opportuno che riposi: martedì sera c'è il Porto in Champions League e sarà una partita decisiva per le sorti europee del Milan fermo ancora al palo degli zero punti in Coppa. La possibilità di portarsi un giocatore d'esperienza e carisma come il croato è elemento fondamentale nelle dinamiche di Pioli che già deve fare i conti con una infermeria piena.

La nota positiva, in attacco, è la tenuta di Giroud che ha svolto una gara in progressione, entrando in partita al momento giusto e segnando lo squillo della rimonta nella ripresa. Come per il francese, che rientrava da un lungo fastidio alla schiena, anche Leao è apparso sul pezzo: entrando a gara in corso, a freddo, si è calato perfettamente nella parte creando scompiglio nella difesa scaligera. Infine, Ibrahimovic al quale Pioli ha dato minuti nelle gambe, proprio in vista del Porto. Lo svedese, alla sua seconda apparizione stagionale, è sembrato fisicamente a posto, entrando dove ha potuto nella manovra offensiva, mostrandosi pronto anche per la trasferta europea.

Emergenza in attacco (quasi) finita, mentre resta da trovare la quadra in altri punti del campo: senza Theo e Diaz, tra i migliori e più decisivi di inizio stagione, il Milan ha perso spinta e geometrie. Senza valide alternative e con altri giocatori non al meglio (Tonali, Krunic, Calabria) la gara diOporto rischia di diventare più difficile di quanto non sia. Non ci saranno nemmeno Messias, Florenzi, Bakayoko tutte pedine che sarebbero state utili alla causa.

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