Nessun infortunio dietro l’addio di Kean all’Europeo Under 21: la verità salta fuori in un confronto
Moise Kean era tornato tre giorni fa tra i convocati dell'Italia Under 21 a distanza di 4 anni (il 19 novembre del 2019 la sua ultima apparizione, in un 6-0 all'Armenia in cui mise a segno una doppietta), dopo aver giocato da allora 12 gare con la Nazionale maggiore (con 4 gol). Il 23enne attaccante della Juventus era stato inserito dal CT Paolo Nicolato tra i 28 preconvocati in vista dell'Europeo di categoria, che si giocherà dal 21 giugno all'8 luglio in Romania e Georgia.
Ma Kean non farà parte della spedizione degli azzurrini, restando fuori dalla lista finale dei 23 che dovrà essere consegnata all'UEFA entro martedì 13 giugno. Il vercellese ha lasciato ieri il ritiro di Tirrenia "causa indisponibilità", come recita la motivazione ufficiale. Una formula che tuttavia non si riferisce ad un infortunio o a qualsivoglia problema fisico o di altro tipo del giocatore, ma al fatto che è lui a non essere disponibile a giocare l'Europeo U21.
Cosa sia davvero accaduto nelle scorse ore e che ha portato al forfait di Kean lo svela Tuttosport, che sintetizza nel titolo la vicenda: "L'Europeo non lo attira!". Alla base della "indisponibilità" del giocatore ci sarebbe una carenza di motivazioni, espressa in un confronto andato in scena nel primo pomeriggio di ieri tra lo staff tecnico e il calciatore, dal quale è venuto fuori che lo spirito di Kean non sarebbe stato quello opportuno per un impegno di tale importanza, nonché quello atteso e richiesto dal CT dell'U21.
Dunque l'attaccante bianconero ha fatto i bagagli e se n'è andato in vacanza, confermando un rapporto non facile con le selezioni giovanili e in generale con la maglia azzurra, visto che in passato fu mandato a casa proprio da Nicolato nel 2017 ai tempi dell'Under 19, quando sputò dalla tromba delle scale assieme a Gianluca Scamacca nel ritiro di Salsomaggiore. Poi nel 2019 fu Gigi Di Biagio, allora CT dell'Under 21, a decidere per l'esclusione punitiva di Kean dall'ultimo match dell'Italia in quell'edizione dell'Europeo (fummo eliminati nei gironi), a causa del suo arrivo in ritardo (assieme a Zaniolo) ad una riunione. Non era la prima volta, peraltro, che si verificava una situazione del genere, come spiegò lo stesso di Biagio.
Le difficoltà sono proseguite anche con la nazionale maggiore, visto che Roberto Mancini non convoca Kean da due anni, pur essendo in grande difficoltà nel reparto offensivo. Evidentemente l'aspetto tecnico non è l'unico considerato dal CT, che lo scorso marzo si è espresso così sul ragazzo: "Kean speriamo possa migliorare, però è anche vero che il tempo passa". Un avvertimento che ricorda parecchio quelli non molto diversi mandati a Mario Balotelli.