video suggerito
video suggerito

Nervi tesi tra Fiorentina e Inter: “Stipendi non pagati ma nessuna sanzione”, “Pensi al suo club”

Il botta e risposta tra Rocco Commisso e Alessandro Antonello scalda la vigilia di Fiorentina-Inter. Il presidente viola accusa i nerazzurri: “Trattamento speciale su debiti e stipendi non pagati”. I meneghini non ci stanno: “Ognuno sa come gestire il proprio club. Noi abbiamo sempre rispettato le regole”.
A cura di Andrea Lucia
41 CONDIVISIONI
Immagine

Fiorentina-Inter scalda i tifosi dentro e fuori dal campo. Le due squadre sono pronte a sfidarsi per un match d'alta classifica come non se ne vedevano da tempo in terra toscana e la vigilia è stata particolarmente movimentata. Non tanto per le dichiarazioni dei due allenatori Italiano e Inzaghi, che anzi hanno palesato un rispetto reciproco, quanto dal botta e risposta tra le due società, rappresentate dal presidente viola Rocco Commisso e dall'ad nerazzurro Alessandro Antonello.

I rapporti tra i due club non sono stati quasi mai sereni. Basti pensare alla vicenda Salah, corteggiato dall’Inter nell'estate del 2015, e i viola che inviano una lettera di diffida al club nerazzurro per aver trattato un giocatore tesserato, senza informare nessuno. Per non parlare del prestito di Adriano nel gennaio 2002 e l’affare Toldo, ceduto all'Inter nel luglio 2001 per 55 miliardi di lire. Era l’estate in cui il tribunale di Firenze avviò la procedura di fallimento e la città fu costretta a salutare i suoi campioni.

I rapporti tesi contraddistinguono anche le due tifoserie, soprattutto dalla fine degli anni Ottanta con la cessione di Nicola Berti da parte dei Pontello. E pensare che non è stato sempre così. L’inno viola, quello inciso da Narciso Parigi, lo dimostra. Il coro nella versione originale, registrato proprio a Milano negli anni '70, era intonato da alcuni giocatori dell’Inter, tra cui Egisto Pandolfini.

Immagine

L'accusa di Commisso: "Trattamento speciale su debiti e stipendi non pagati"

Rocco Commisso è stato intervistato nella trasmissione della Rai 90° Minuto e ha lanciato accuse pesanti. Non è la prima volta che capita. Parlando della situazione economica del calcio italiano, con un focus particolare sulla trasparenza delle diverse società, il patron viola ha chiesto maggiore chiarezza sui conti di Inter e Juventus in particolare:

Le regole nel calcio italiano devono essere più trasparenti, la Fiorentina è una società senza debiti, paga gli stipendi regolarmente, non è possibile che ogni 6 mesi porti soldi in Italia per rientrare nell’indice di liquidità, mentre squadre come Juventus e Inter non lo fanno. Non mi risulta che abbiano avuto delle penalizzazioni in classifica o sul mercato. Non va bene, c’è un senso di falsità in questo calcio: tutti devono essere trattati in modo uguale e con regole uguali per tutti. Speriamo che la Fiorentina possa un giorno arrivare ai livelli delle squadre di Percassi, Lotito e De Laurentiis, tre presidenti che hanno fatto un ottimo lavoro comprando le società in fallimento o quasi. Io ho acquistato il mio club a prezzo pieno e ci ho investito finora 350 milioni

Immagine

La risposta dell'Inter: "Abbiamo sempre rispettato le regole"

L’Inter non ha affatto gradito le parole di Commisso e ha replicato con il proprio amministratore delegato Alessandro Antonello, intervenuto in occasione dei Giacinto Facchetti Awards 2021, una serata per onorare il ricordo della bandiera nerazzurra.

Non voglio rispondere a Commisso, ma siamo rimasti molto sorpresi dalle sue parole perché ognuno deve capire in casa propria come gestire il proprio club. Noi, come Inter, abbiamo rispettato sempre le regole federali. Adesso come dirigenti dobbiamo cercare di rimanere tutti uniti perché è un momento difficile per il calcio italiano ed europeo. Non è il caso di fare polemica

41 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views