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Nello spogliatoio del Chelsea prendevano in giro Potter alle sue spalle: svelato il soprannome

Tutto il Chelsea contro Potter: i giocatori non hanno mai rispettato l’allenatore e soltanto in quattro lo hanno salutato dopo l’esonero.
A cura di Ada Cotugno
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Dopo l'esonero di Graham Potter al Chelsea emergono nuove indiscrezioni sul suo rapporto con i giocatori. Come raccontato da The Athletic l'allenatore aveva faticato per guadagnarsi il rispetto della sua squadra che comunque non lo ha mai visto di buon occhio.

Se tutti nutrivano grande ammirazione nei confronti di Thomas Tuchel, il suo successore non ha avuto la stessa fortuna: i giocatori lo prendevano spesso in giro alle sue spalle chiamandolo "Harry" e "Hogwarts", scherzando così sul suo cognome, e in generale non hanno mai avuto una buona considerazione di lui.

Sul campo, specialmente alla guida del Brighton, ha dimostrato tutte le sue qualità che non sono mai state rivelate invece al Chelsea dove Potter ha vinto soltanto 12 delle 31 partite vissute come allenatore.

I giocatori al Chelsea si lamentavano soprattutto della sua mancanza di personalità. L'inglese era visto soltanto come uno "yes man" della società, incapace di far valere il suo pensiero: ci sono dubbi sul fatto che la sua parola abbia avuto un peso sulle decisioni prese nel corso dell'ultimo calciomercato, dove il Chelsea ha investito circa 300 milioni di euro.

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Ai giocatori non è chiaro se sia stato Potter a chiedere quei determinati rinforzi, o se si sia soltanto limitato a lavorare con i campioni che gli forniva il club. Anche per le scelte di campo non c'era chiarezza, soprattutto perché il co-proprietario Behdad Eghbali assisteva regolarmente agli allenamenti e tutti hanno il sospetto che fosse lui a dare indicazioni all'allenatore.

Il clima teso si rifletteva anche in campo, con la squadra sempre più nervosa e i risultati che stentavano ad arrivare, come dimostra il triste undicesimo posto in classifica nonostante gli investimenti milionari messi in atto negli ultimi mesi.

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L'esonero di Potter è stato visto un po' come una liberazione da parte dei senatori dello spogliatoio che non sempre hanno accolto con piacere le sue decisioni durante i sette mesi di gestione. E, come se non bastasse, gran parte della squadra ha deciso di non fare i classici saluti pubblici sui social che si vedono dopo ogni licenziamento.

Soltanto Ben Chilwell, Marc Cucurella, Armando Broja and Noni Madueke hanno dedicato un post all'ormai ex allenatore, con foto di abbracci e frasi di buon augurio per il suo cammino futuro nel mondo del calcio.

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Dal resto della rosa (che ha scoperto dell'esonero via social) è arrivato soltanto silenzio, a testimonianza dei cattivi rapporti che si erano instaurati subito dall'arrivo di Potter. Per i suoi giocatori l'inglese non ha mai raggiunto i livelli di Tuchel, ammirato ancora adesso a Londra da chi ha potuto lavorare con lui.

E adesso il Chelsea si prepara per la sua ennesima rivoluzione: i Blues sono alla ricerca del 13esimo allenatore nel giro di 11 anni, con Nagelsmann e Luis Enrique in pole per poter conquistare un posto sulla panchina più calda di tutta l'Inghilterra.

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