Nello spogliatoio del Belgio si è aperta la caccia alla talpa: “Se lo troviamo sarà la sua fine”
Il Belgio era arrivato al Mondiale di Qatar 2022 come una delle squadre favorite quantomeno per finire tra le prime quattro e invece, dopo la sorprendente sconfitta con il Marocco, rischia adesso una clamorosa eliminazione già nella fase a gironi. Se non dovesse battere la Croazia nell'ultimo incontro infatti la nazionale belga sarà costretta a fare le valige e tornare a casa anzitempo con la generazione dei fenomeni che avrebbe sprecato anche l'ultima grande occasione per conquistare un trofeo internazionale. Inevitabile dunque che l'atmosfera nel gruppo dei Diavoli Rossi, già surriscaldasi dopo le sorprendenti parole di Kevin De Bruyne alla vigilia della rassegna iridata, quando lo spettro dell'ennesimo fallimento ha cominciato ad aleggiare sia diventata incandescente.
Secondo quanto riferito da diversi autorevoli media francesi, la testata L'Equipe, e belgi, l'emittente RTL, subito dopo la deludente sconfitta contro il Marocco, la polveriera sarebbe definitivamente esplosa. Al rientro nello spogliatoio immediatamente dopo l'inatteso K.O. che ha seriamente compromesso la qualificazione agli ottavi di finale difatti gli animi si sarebbero scaldati con il difensore Jan Vertonghen che dopo un'accesissima discussione sarebbe arrivato quasi alle mani con le due stelle Kevin De Bruyne ed Eden Hazard, con il provvidenziale intervento del centravanti dell'Inter Romelu Lukaku che ha evitato che scattasse la rissa vera e propria.
Nello specifico il centrale ex Tottenham, apparso già molto nervoso nella breve intervista rilasciata dopo il fischio finale dell'incontro, al rientro negli spogliatoi avrebbe ripreso a muso duro i due compagni di squadra proprio per le dichiarazioni rilasciate in precedenza alla stampa in cui facevano riferimento tra le altre cose alla lentezza dei propri difensori. La sconfitta contro il Marocco avrebbe dunque fatto deflagrare lo spogliatoio belga, già tenuto insieme a fatica dal ct Roberto Martinez in quanto dilaniato da rapporti non proprio idilliaci tra i vari calciatori che lo compongono.
Thibaut Courtois e Kevin De Bruyne, cresciuti insieme e amici inseparabili fino per una vita, da dieci anni non si rivolgono la parola e hanno azzerato i rapporti per un tradimento (che lo stesso De Bruyne ha reso pubblico nella sua autobiografia): l'ex fidanzata del centrocampista del Manchester City Caroline Lijnen rivelò infatti di aver tradito l'allora ragazzo con il suo amico Courtois: "Thibaut mi ha fatto sentire come Kevin non aveva mai fatto nei tre anni della nostra relazione" le pesanti parole della ragazza. E successivamente la stessa Lijnen rivelò anche che si trattava di una vendetta dato che in precedenza De Bruyne l'aveva tradita con la sua migliore amica. Una vera e propria telenovela dunque che ha messo fine all'amicizia fraterna tra i due assi della nazionale belga che da allora non si parlano.
Ma il portiere e il trequartista non sono gli unici due componenti dello spogliatoio del Belgio ad avere rapporti tesissimi tra loro. Anche tra Romelu Lukaku, che nella quasi rissa dopo il match contro il Marocco avrebbe fatto da paciere, e Michy Batshuay la convivenza forzata è molto complicata in quanto quest'ultimo non gradisce il fatto di essere costantemente messo dietro nelle gerarchie per il ruolo di centravanti rispetto all'attaccante dell'Inter. E infine non corre buon sangue nemmeno tra Eden Hazard e Leandro Trossard che più di una volta si sono scambiati pubblicamente dei messaggi non proprio teneri anche a distanza.
Nonostante il clima di inevitabile tensione che si respira dunque nello spogliatoio del Belgio, per evitare la definitiva esplosione e provare a tenere insieme i cocci almeno fino al match da dentro o fuori con la Croazia, pubblicamente sia Thibaut Courtois che Eden Hazard hanno smentito la quasi rissa andata in scena dopo la sconfitta con il Marocco. In conferenza stampa infatti il portiere del Real Madrid ha negato categoricamente ciò che invece era stata :
"Negli spogliatoi del Belgio dopo la partita contro il Marocco non è successo niente – ha difatti detto l’estremo difensore belga –. Il mister ha parlato solo pochi minuti, per me non c'è nessun problema in squadra. Questa situazione complicata ci unisce, ci avvicina. Il problema principale – ha poi proseguito il numero uno che uscendo dal campo evidentemente nervoso per il ko aveva rifilato un violento pugno alla panchina – è vedere articoli, titoli sui media o sui social network. A volte prendiamo un articolo semplicemente per vero. Comunque abbiamo chiarito tutto insieme. Ho parlato, ma preferisco che le mie parole rimangano private. Tutti vogliono vincere la prossima partita con la Croazia, non vogliamo essere eliminati. È ora di combattere. Siamo una squadra, sappiamo di poter vincere".
Ma è soprattutto ciò che Thibaut Courtois ha detto in chiusura del suo intervento ad aver destato maggiore curiosità. Oltre alle già note tensioni tra i vari membri, ora nello spogliatoio del Belgio sarebbe partita anche una vera e propria caccia alla talpa che ha fatto uscire notizie riguardo a quella quasi rissa che lui continua a negare:
"Non sempre sono i giocatori a portare informazioni ai giornalisti, non sappiamo chi ha detto certe cose, ci sono anche tante persone attorno alla squadra. Comunque, non c'è problema, non è la verità: siamo una famiglia. Se scopriamo chi ha detto cose false alla stampa, probabilmente sarà il suo ultimo giorno all'interno del gruppo" ha difatti chiosato il portiere della nazionale belga mandando un chiaro avviso a qualche suo compagno o a qualche membro dello staff del Belgio.