Nell’intervista di Totti su Ilary c’è un dettaglio che non torna: “Quando li ho visti erano felici”
Francesco Totti ha parlato e ha deciso di dare la propria versione sulla fine del matrimonio e la separazione da Ilary Blasi, una favola conclusasi nel peggiore dei modi, tra dichiarazioni pesanti, di tradimenti consumati nell'ombra dall'una e dall'altra parte e reciproche accuse che porteranno la vicenda nelle aule di un tribunale. Ma nell'ultima intervista rilasciata dall'ex numero 10 di Roma e Nazionale, al Corriere della Sera, nel racconto e nelle ricostruzioni, c'è un punto che stride tra ricordi, parole e fatti.
La mente di Totti torna agli ultimi momenti della sua "altra" vita, quella da calciatore, da eterno giocatore della Roma giunto al suo inevitabile destino di dire addio al calcio. Un periodo che lo stesso Pupone ricorda con mal celato dolore, definendosi "fragile". "Mi mancavano i riferimenti, e Ilary non ha capito l’importanza di questo dolore – ha raccontato ripercorrendo la stagione 2016/17 -. Quel che mi aspettava dopo il ritiro, io non lo sapevo, e dopo il calcio lasciai anche la Roma, dove avevo cominciato a lavorare come dirigente. La rottura con la vecchia proprietà fu traumatica: come dover abbandonare la propria casa".
Un periodo difficilissimo, che si concretizzò il 28 maggio 2017, quando ci fu l'ultima apparizione all'Olimpico per salutare i suoi tifosi, la sua gente, il suo mondo che viveva "da quando avevo sedici anni". Da quella data, la vita di Totti non fu più la stessa, sul piano professionale e personale, con le prime tensioni familiari, mai raccontate e rivelate solo ora. Su quello lavorativo ci furono le pubbliche acredini con il club giallorosso e un amarissimo addio, forzato dagli eventi, maturato alla fine di una serie di difficoltà che accompagnarono gli ultimi mesi romanisti, con le polemiche con Luciano Spalletti.
I confronti con il tecnico, dentro e fuori il campo, ammorbarono l'ambiente, rovinando un proseguimento all'interno della dirigenza giallorossa (come sembrava fosse naturale). Con Spalletti andò in scena un braccio di ferro anche dialettico in cui entrò nel merito anche l'oramai ex moglie Ilary che definì l'allenatore toscano "un piccolo uomo", anche se oggi Totti dirà semplicemente che "fece tutto da sola. Voleva proteggermi, ebbe una reazione quasi materna. Di pallone non ha mai capito molto".
Proprio in quel periodo difficile e problematico, Totti ricorda che iniziò la crisi con sua moglie: "La crisi vera è esplosa tra marzo e aprile dell’anno scorso. Ma io soffrivo da tempo". C'è un punto preciso da cui parte questa storia: "Tutto è iniziato nel 2016. Il mio penultimo anno da calciatore. Smettere non è facile. È un po’ come morire". E su questa data, sottolineata dall'ex dieci giallorosso, si è evidenziato un anacronismo che ha smosso il mondo del calcio. Perché le cronache di quel tempo non fanno mai cenno a crepe all'interno del matrimonio, di una serenità persa e mai più ritrovata che avrebbe cambiato subito lo stesso Francesco nel profondo.
A mettere i ricordi a soqquadro c'è un fatto ben preciso: nel 2017 Francesco Totti si raccontò in una sentita e profonda autobiografia, firmata dal giornalista sportivo Paolo Condò, "Un Capitano", da cui poi nel 2021 venne prodotta la mini serie di successo "Speravo de morì prima". Racconti nei quali mai si è fatto il minimo riferimento ad una eventuale problematica familiare in sottofondo, agli inizi proprio in quel periodo, come si evince dall'ultima intervista al Corriere. Per Francesco Totti, è stato quello l'inizio della fine: "L'avevo anche detto, nel discorso di addio allo stadio: ‘Ho paura, statemi vicino'. E i romanisti non mi hanno mai lasciato solo. Mia moglie, quando avevo più bisogno di lei, non c’è stata".
Come è possibile che in una autobiografia ufficiale nulla sia stato accennato quando oggi, sei anni più tardi, si dicono date ed eventi creando un paradosso temporale? Una risposta ha provato a darla lo stesso Condò, che a quei tempi, per mesi, ha avuto il privilegio di vivere da vicino la vita del Totti e calciatore e uomo. Sollecitato dal giornalista Claudio Plazzotta ad un chiarimento su date e tempistiche che non collimavano, la firma di Repubblica ha replicato fornendo la sua versione dei fatti, con tatto e discrezione: "Nel 2017, quando li ho frequentati, mi sono sembrati una coppia felice. E questo è tutto quel che ho da dire sull’argomento". La consapevolezza di quello che stava succedendo, evidentemente, sarebbe arrivata solo più tardi.