Nelle intercettazioni sulla Juve spunta Ronaldo e quella “carta famosa che non deve esistere”
L'inchiesta che sta coinvolgendo la Juventus su presunte plusvalenze "fittizie" all'interno dell'indagine "Prisma" ha anche inserito un nome illustre: Cristiano Ronaldo. Il giocatore portoghese non è tra le persone indagate, ma è inserito all'interno delle trascrizioni delle intercettazioni telefoniche che gli inquirenti hanno rilevato nell'analisi che coinvolge le trattative di mercato bianconere, finite sotto la lente d'ingrandimento.
Il riferimento a Cristiano Ronaldo è ben delineato in un passo che è emerso tra le varie intercettazioni. in cui si parla chiaramente di una "carta famosa che non deve esistere tecnicamente", una sorta di accordo separato, una scrittura privata che non risulta in via ufficiale e che non dovrebbe esserci. Un filone d'indagine da parte degli inquirenti che si sta concentrando su documenti particolari, come quelli che possono esserci nei confronti dell'accordo con Cr7, tra le pieghe del contratto depositato, come in merito ad eventuali corrispettivi arretrati.
Un nome "pesante" che riporta in auge l'inchiesta "Prisma" anche se tra gli indagati Ronaldo non c'è e viene chiamato in causa per interposta persona. Cr7 si unisce ad altri nomi dei calciatori inseriti tra le trattative sotto osservazione. C'è Pjanic, c'è Rovella per citare i più noti ma anche un panorama di giovani calciatori di seconda fascia che avrebbero creato quella ‘turbativa' a favore di bilancio, sulla quale la Procura sta provando a fare luce, utilizzando anche le intercettazioni.
Un problema nei problemi se venissero confermati dubbi e accuse tra falsi in bilancio e una gestione "malsana" con rendiconti "fittizi". Un ‘affare' di plusvalenze da verificare una ad una, pari ad una cifra monstre attorno ai 282 milioni di euro per un complessivo numero superiore ai 40 accordi su cui si sta provando a fare definitiva chiarezza.
I numeri precisi ci sono eccome, ricostruendo operazioni anomale pari a 131.564.000 di euro relativi al bilancio di giugno 2019, 119.721.000 in quello del 2020 e 30.832 milioni di euro in quello del 2021. Il tutto non senza difficoltà per la questione "plusvalenze" che è da sempre argomento più che delicato e complesso, in cui dimostrare l'eventuale dolo è altamente difficile per la mancanza di reali parametri "oggettivi" sul reale valore dei giocatori.
L'inchiesta "Prisma" nasce dal lavoro svolto dalla Covisoc in accordo con la Procura Federale lo scorso 27 ottobre, sull'analisi di plusvalenze potenzialmente fittizie, utili per sistemare i buchi nel bilancio. Una indagine a vasto raggio che è partita sull'intero parterre del calcio italiano andando a individuare 62 trasferimenti su cui fare chiarezza. Per poi concentrarsi sul "filone" Juventus perché di questi movimenti, ben 42 che coinvolgerebbero la società bianconera.