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Nel giorno del suo compleanno il Milan è assente ingiustificato: 0-0 col Genoa e fischi di San Siro

Altra prestazione deludente del Milan che impatta a San Siro contro il Genoa 0-0 nella notte dei festeggiamenti per i suoi 125 anni. Solo una traversa di Morata e qualche sprazzo, a nulla è servita la rivoluzione iniziale di Fonseca con l’inserimento di alcuni giovani. Finisce con i fischi e la contestazione dei tifosi.
A cura di Alessio Pediglieri
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Un San Siro vestito a festa che attende l'ennesimo riscatto rossonero, con una squadra inedita rivoltata come un guanto da Fonseca in attesa del Genoa di Vieira. In campo scendono un paio di giovanissimi della Primavera, Liberali in mediana e Jimenez con tanti titolari (o presunti tali) in panchina: da capitan Calabria a Theo Hernandez, da Morata a Musah. Unico assente giustificato l'infortunato Pulisic. Ma anche il clima da celebrazione non sembra attecchire nell'animo dei giocatori rossoneri che danno vita ad un primo tempo quasi anonimo. Un paio di situazioni controverse, in cui il Milan chiede il rigore (su Liberali potrebbe anche starci) ma anche un penalty sfiorato nell'altra area di rigore (su Miretti) per un arbitro Guida che ha lo stesso metro di giudizio, comunque insufficiente.

Nella ripresa, il primo a non essere convinto della squadra è proprio Fonseca che cambia: dentro anche Alvaro Morata dal 46′, per un inconsistente Abraham che ancora una votla ha dimostrato di avere difficoltà nel vedere la porta avversaria, pur dandosi da fare moltissimo per in compagni. Poi è Vieira a rispondere nella gara tattica a scacchi, inserendo Sabelli per Vogliacco, incolore per tutto il primo tempo. Ma non ne guadagna lo spettacolo davanti ai 70 mila di San Siro che non gradiscono la prestazione sotto tono dei propri beniamini.

L'approccio nel secondo tempo del Milan è però migliore dall'ora di gioco in poi, con maggior reattività offensiva e la ricerca della profondità che mette più spesso in apprensione l'attenta difesa del Genoa. Le occasioni migliori le hanno i padroni di casa proprio con Morata che sfiora per due volte il meritato vantaggio, colpendo anche una clamorosa traversa. Ma è troppo poco per avere la meglio di un coriaceo Genoa che Vieira prova a far giocare a testa alta fino al 90′ per strappare a San Siro un risultato comunque prestigioso. Con un ultimo brivido a favore dei liguri quando al 90′ Thiaw si inventa un retropassaggio scellerato che Maignan salva miracolosamente, per i fischi di San Siro che esprimono tutto il malcontento nei confronti della squadra.

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