Nel comunicato della Juve sul patteggiamento è nascosto un indizio sul futuro di Allegri
Con il patteggiamento accettato dal Tribunale FIGC che mette fine al processo sportivo riguardo le cosiddette "manovre stipendi" e la rinuncia a ricorrere nuovamente al Collegio di Garanzia del Coni per la penalizzazione di 10 punti in classifica ricevuta per il procedimento riguardante invece le "plusvalenze fittizie", la Juventus ha chiuso i conti con la giustizia sportiva italiana.
In attesa di capire come si muoverà la Uefa (che potrebbe comunque ancora escluderla dalle Coppe europee per una o più stagioni) e come andrà a finire il processo presso la giustizia ordinaria nato dall'inchiesta Prisma (che non avrà però risvolti sul piano prettamente sportivo), in casa bianconera ci si può mettersi alle spalle questa travagliatissima stagione e tornare a pensare esclusivamente al campo.
Al netto delle giustificazioni per le inevitabili ripercussioni che le vicende giudiziarie hanno avuto sulla squadra, infatti, nell'ultima annata la Juventus di Massimiliano Allegri non ha mai convinto né sul piano del gioco, né sul piano caratteriale e né per continuità di rendimento. Come anticipato dal capitano Leonardo Bonucci dopo la sfida contro il Milan ci saranno diversi giocatori che lasceranno la squadra (Di Maria e Rabiot i principali indiziati) e, con il possibile arrivo di Cristiano Giuntoli alla guida dell'area sportiva, sembra molto probabile che ci si avvii verso una rifondazione.
Ad essere in bilico è soprattutto l'allenatore toscano che, anche dopo le ultime prove incolori offerte dalla sua squadra, continua strenuamente a difendere il proprio operato e quanto raccolto sul campo in questa complicata stagione. Il livornese, che ha ancora due anni (molto ben pagati) di contratto, non sembra intenzionato ad andare via, ma con il probabile cambio al vertice dell'area sportiva appare quasi inevitabile una rifondazione a livello tecnico della prima squadra, rifondazione che comincerebbe proprio con un rivoluzione in panchina.
Anche le dichiarazioni rilasciate da John Elkann dopo il colloquio con Massimiliano Allegri (avvenuto il giorno successivo alla pubblicazione della sentenza della nuova penalizzazione in classifica e dell'imbarazzante sconfitta rimediata dalla Juventus sul campo di un Empoli già salvo) lasciavano intendere che la permanenza dell'allenatore a Torino fosse tutt'altro che certa.
Leggendo tra le righe del comunicato pubblicato dalla Juventus in occasione dell'accoglimento del patteggiamento da parte del Tribunale FIGC per chiudere definitivamente il processo sportivo sulle "manovre stipendi" però arriva un indizio sul futuro di Massimiliano Allegri che sembra andare nella direzione opposta rispetto alle sensazioni avute finora.
Spiegando perché si è deciso di patteggiare nonostante si creda di aver operato con correttezza, la società piemontese dice che: "La definizione di tutti i procedimenti sportivi FIGC aperti consente infatti alla Società di conseguire un risultato certo, mettendo un punto fermo e superando lo stato di tensione e instabilità che inevitabilmente discenderebbe dalla prosecuzione di contenziosi incerti negli esiti e nei tempi, permettendo inoltre al management, all’allenatore della Prima Squadra (quindi Massimiliano Allegri, ndr) e ai giocatori di concentrarsi sull'attività sportiva ed in particolare sulla programmazione complessiva della prossima stagione (sia con riferimento alle attività sportive che per quanto attiene ai rapporti di business con gli sponsor, le altre controparti commerciali e quelle finanziarie)".
Leggendo queste poche righe dunque sembra che il tecnico livornese vada verso una conferma sulla panchina della Juve anche per la prossima stagione. Non si spiega altrimenti il perché venga sottolineato che adesso l'allenatore della Prima Squadra (quindi Massimiliano Allegri) può ora concentrarsi a programmare le attività sportive in vista della prossima stagione. E non usare invece un termine generico (squadra, gruppo squadra, ecc…) che includesse calciatori e staff tecnico che non avrebbe fatto puntare i riflettori su chi ad oggi guida la Juventus.