Nel Camp Nou vuoto dopo la festa per il Barça spunta Raphinha, si fa tutto il campo in ginocchio
Raphinha era rimasto da solo all'interno del Camp Nou. Erano andati tutti via. Sul prato c'erano gli addetti al terreno di gioco che lo stavano ripulendo poi è spuntato il calciatore brasiliano che s'è piazzato lungo la linea laterale e lì ha messo in atto il suo rituale. La festa per il titolo conquistato dal Barcellona s'era spenta: nonostante la sconfitta per 2-1 contro la Real Sociedad, i catalani sono stati salutati dall'abbraccio dei 90 mila tifosi. Il capitano, Sergio Busquets, ha sollevato al cielo il trofeo: lo ha fatto per l'ultima volta considerato che a fine stagione lascerà i blaugrana e mettere un punto nella propria carriera.
Nel silenzio dell'impianto il brasiliano, ex Leeds, ha fatto un respiro profondo, s'è guardato intorno poi ha iniziato a "camminare" ma alla sua maniera: s'è inginocchiato e, poco alla volta, ha percorso tutto il rettangolo verde. È un ex voto, un atto di devozione, un modo per rendere grazia dopo essere riuscito a raggiungere un risultato importante. Un anno fa mantenne la promessa perché gli inglesi, sia pure soffrendo, erano riusciti a salvarsi. Adesso non è stato così esplicito nel rivelare la ragione di quel gesto ma non è difficile interpretare quale desiderio (realizzato) ci fosse dietro quel protocollo personale.
Raphinha mantiene la promessa anche se in cuor suo s'era augurato altro. Lui stesso lo aveva detto pubblicamente: "Se vinciamo la Champions League, attraverserò il Camp Nou in ginocchio", disse a ottobre scorso in un'intervista concessa al giornale La Vanguardia. Le cose in Coppa sono andate male per i catalani ma il titolo nella Liga è una boccata d'ossigeno e di orgoglio per la squadra di Xavi.
In ginocchio per grazia ricevuta e per un'altra ancora da realizzare. Raphinha è arrivato nella sessione invernale di mercato al Barcelona per la somma di 58 milioni di euro (più bonus). Ha realizzato 10 gol e servito 11 assist e può dirsi soddisfatto per aver portato a casa due titoli (la Supercoppa spagnola oltre al campionato). Cosa ne sarà d lui? Le parole del tecnico sembrano consolidare la sua permanenza e tolgono ogni dubbio. "Sono contento per quanto fatto – ha spiegato l'allenatore -. Non solo per i suoi gol, ma anche per come ha saputo interpretare il proprio ruolo dando una mano anche in fase difensiva. Sosterremo sempre Raphinha. È il futuro del Barcellona".