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Nedved mette in imbarazzo la Juve, sfogo davanti ad Agnelli: “Le vostre parole mi fanno male”

Dopo il plateale sfogo in tribuna in occasione di Juventus-Sassuolo, Pavel Nedved ha incassato le critiche di alcuni azionisti del club bianconero. Durante l’assemblea, il vicepresidente della Vecchia Signora non ha nascosto l’amarezza per gli attacchi ricevuti pur riconoscendo di avere a volte superato il limite.
A cura di Marco Beltrami
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In occasione dell'ultima disastrosa uscita della Juventus, sconfitta in casa dal Sassuolo, Pavel Nedved si è scatenato in tribuna. L'atteggiamento del vice-presidente bianconero, furente al fianco del presidente Agnelli all'Allianz Stadium, ha fatto storcere il naso ad alcuni azionisti della Vecchia Signora. Una situazione che è venuta fuori nell'assemblea andata in scena oggi a Torino, con l'ex "Furia ceca" che ha ammesso di essere rimasto male per l'attacco pur riconoscendo qualche atteggiamento sopra le righe.

Non è riuscito a trattenere la rabbia Pavel Nedved nel finale del match perso dalla Juventus contro il Sassuolo. Prima le proteste per le decisioni arbitrali non condivise, e poi lo sfogo plateale con una frase urlata al presidente Andrea Agnelli impietrito dopo il contropiede costato la sconfitta ai suoi. Con chi ce l'aveva il numero 2 bianconero? Ancora recriminazioni con il direttore di gara oppure parole al vetriolo contro i giocatori, o contro le scelte di Max Allegri (Nedved con Paratici aveva spinto a quanto pare per l'addio del tecnico, poi sostituito da Sarri). Difficile stabilirlo dal labiale incomprensibile.

Alcuni azionisti non hanno gradito le "intemperanze" di Nedved costategli in passato anche delle multe, per parole offensive nei confronti dell'arbitro. Dito puntato dunque contro il dirigente ed ex stella bianconera, per i suoi atteggiamenti troppo plateali. In occasione dell'assemblea proprio il ceco si è giustificato così, ammettendo però di aver incassato il colpo: "Sento tante responsabilità, a volte troppe. Ci sono critiche giuste, non sempre ho avuto comportamento esemplare. Darò sempre tutto alla società e lo farò fino alla fine. Le vostre parole mi fanno male, ma è il mio carattere, svolgerò sempre il mio ruolo con massimo impegno e responsabilità".

E Nedved ha anche voluto rispondere a chi lo ha accusato di occupare il ruolo di numero 2 della Juventus, solo per la sua amicizia con Agnelli: "Non si può svolgere un ruolo così prestigioso essendo solo un amico del presidente, la proprietà non lo permetterebbe". Parole a cui ha fatto seguito anche l'intervento del presidente che si è schierato dalla sua parte: "Per la Juventus è un privilegio avere una persona come Pavel".

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