Nedved, furia ceca contro gli arbitri: lascia il campo anche durante il match dell’Under 23
Il momento non è certamente dei più positivi in casa Juventus. La sconfitta con la Fiorentina ha infatti cancellato quanto di buono si era visto a Parma, rimesso in discussione il lavoro di Andrea Pirlo e allontanato i bianconeri dalla capolista Milan. Insieme alla vicenda Suarez e alla sentenza del Collegio di Garanzia del Coni, che ha ‘ordinato' di rigiocare la partita con il Napoli, il passo falso con i viola ha anche scoperto e toccato il nervo della dirigenza: apparsa decisamente nervosa di fronte agli ultimi eventi accaduti in campo e fuori.
La fotografia più nitida di questa situazione, oltre alla faccia stralunata dell'allenatore, è quella del volto paonazzo per la rabbia di Pavel Nedved. Il vicepresidente bianconero ha infatti perso il suo aplomb durante la partita con la Fiorentina e, non contento, lo ha smarrito nuovamente anche in occasione della terza sconfitta consecutiva della Juventus Under 23: arrivata nelle scorse ore contro il Renate, primo in classifica nel gruppo A del campionato di Serie C.
Tutta la rabbia del vicepresidente
A decidere la partita e a far perdere le staffe a Pavel Nedved, è stata la decisione dell'arbitro che a cinque minuti dalla fine ha espulso il bianconero Delli Carri e assegnato il calcio di rigore alla squadra avversaria. Come poche ore prima, quando aveva lasciato lo ‘Stadium' al 76′ dopo la mancata concessione di un penalty in favore della squadra di Pirlo, il vicepresidente della Juventus ha così reagito nello stesso modo e lasciato il campo del ‘Moccagatta' in segno di protesta contro il fischio del direttore di gara. "Non ho mai visto assegnare un calcio di rigore del genere – ha tuonato Nedved, prima di uscire dallo stadio – la palla oramai era a centrocampo senza che il direttore di gara si fosse accorto di nulla".