Né Juve, né Inter: per Stefan Savic lo scudetto lo merita la Lazio

L'Atletico Madrid sovverte i favori del pronostico, fa valere il fattore campo, si aggrappa a tutto – anche a qualche "trucchetto" ai limiti del fair play – pur di vincere contro il Liverpool e ci riesce. Il successo degli spagnoli nell'andata degli ottavi di finale di Champions porta la firma di Saul Niguez, sua la rete siglata a inizio partita. Suo il "graffio" su un match che ha confermato una singolare – quanto curiosa – cadenza statistica: quando è lui ad andare a segno porta bene ai colchoneros… una sorta di amuleto per la qualificazione, il classico jolly della sorte che aiuta a districare anche le matasse più ingarbugliate.
Savic "tifa" Lazio per lo scudetto
Tra i protagonisti della "falange" madrilena che ha battuto i campioni d'Europa c'è anche un "vecchio" protagonista del campionato italiano. Si tratta di Stefan Savic, 29enne difensore serbo-montenegrino, che in Serie A ha indossato la maglia della Fiorentina prima di trasferirsi al Manchester City e poi nella Liga. Ai microfoni di Sky Sport, oltre a commentare il successo in Coppa, ha parlato anche della lotta scudetto che vede coinvolte Juventus, Inter e Lazio.
Seguo sempre il campionato italiano – ha ammesso Savis -. Mi piace molto la Serie A e quest’anno credo che sia molto interessante e combattuta perché c'è grande concorrenza per lo scudetto tra Juventus, Inter e Lazio. Anzi, credo che sarebbe bello se lo vincesse proprio la squadra di Inzaghi che sta facendo un ottimo lavoro.
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Ex viola protagonista in Champions contro il Liverpool
Al Wanda Metropolitano, lo stesso stadio dopo i Reds avevano sollevato la Champions, questa volta è toccato ai padroni di casa sollevare le braccia al cielo. La tattica di Simeone ha funzionato: è riuscito a spegnere le fonti di gioco degli avversari, ha neutralizzato le pedine più pericolose (anche utilizzando metodi poco ortodossi), ha ridotto al minimo (quasi a zero) i tentativi di tiri e i tiri stessi concessi agli inglesi, infine ha capitalizzato al massimo il vantaggio. Al ritorno ad Anfield sarà dura ma il "Cholo" è abituato al clima da battaglia, è proprio in quelle situazione che si esalta maggiormente.