Napoli, la gioia di Gattuso: abbracci ai giocatori e festa sotto la curva
Prima della partenza per Reggio Emilia, durante la consueta conferenza stampa, Gattuso aveva protetto e coccolato i suoi giocatori: "Bisogna stare vicino alla squadra, i ragazzi hanno bisogno di affetto non dei fischi". Dopo il triplice fischio finale del match vinto con i neroverdi, il tecnico è così passato dalla parole ai fatti con un gesto che ha colpito positivamente tutto il popolo napoletano.
Superato indenne l'ostacolo Sassuolo, che nel primo tempo aveva fatto venire il mal di testa ai suoi ragazzi, al termine della partita Gattuso è infatti entrato in campo e ha abbracciato uno a uno i giocatori, invitandoli successivamente ad andare sotto quella parte di tribuna che ospitava i tifosi partenopei. Una decisione che il Gattuso rossonero ha sempre preso a San Siro, ma che dalle parti di Fuorigrotta nessuno ha mai visto fare da Sarri e dallo stesso Ancelotti.
Il ritorno di Insigne
"Non so se l'abbraccio sarà la svolta – ha dichiarato nel post gara il tecnico – Quella dobbiamo trovarla con le prestazioni. L'obiettivo è far tornare la gente allo stadio e riportare l'entusiasmo che c'è stato per anni in città". L'abbraccio che a nessuno è sfuggito è stato quello con Lorenzo Insigne. Criticato nelle scorse settimane da una parte della tifoseria campana, e reduce dal rapporto conflittuale con Carlo Ancelotti, il capitano azzurro ha infatti reagito alle ultime difficoltà ed è così tornato al centro del progetto napoletano con l'arrivo dell'ex allenatore del Milan, che lo aveva già difeso pubblicamente dopo la disfatta con il Parma.
L'unica nota stonata della serata di Reggio Emilia, è stata invece la reazione alla sostituzione di Fabian Ruiz. Lo spagnolo, che non ha certamente giocato al suo livello, non ha infatti gradito il cambio ed è tornato in panchina molto nervoso. Prima di sedersi con i compagni, ha però sfogato la sua rabbia con un gesto di stizza che non è passato inosservato: un calcione alla panchina napoletana.