video suggerito
video suggerito

Napoli in ritiro dopo la sconfitta con la Fiorentina, Gattuso: “Scelta dei giocatori”

Così non si può andare avanti. Il Napoli dopo la sconfitta interna contro la Fiorentina andrà in ritiro. Una situazione molto diversa a quella che alla vigilia del match contro il Salisburgo diede inizio di fatto al braccio di ferro tra i giocatori e la dirigenza. In questa occasione infatti, come spiegato da Gennaro Gattuso davanti ai microfoni sono stati gli stessi calciatori a spingere per il ritiro fino al match di Coppa Italia contro la Lazio.
A cura di Marco Beltrami
77 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Immagine

Così non si può andare avanti. Il Napoli dopo la sconfitta interna contro la Fiorentina andrà in ritiro. Una situazione molto diversa a quella che alla vigilia del match contro il Salisburgo diede inizio di fatto al braccio di ferro tra i giocatori e la dirigenza. In questa occasione infatti, come spiegato da Gennaro Gattuso davanti ai microfoni sono stati gli stessi calciatori a spingere per il ritiro fino al match di Coppa Italia contro la Lazio

Napoli in ritiro dopo la sconfitta contro la Fiorentina

Il Napoli da stasera torna in ritiro. La pessima prestazione offerta dagli azzurri contro la Fiorentina, ha spinto la squadra a fare qualcosa di concreto per ritrovare il proverbiale amalgama. Un modo per cercare di compattarsi e ritrovare la serenità perduta in una settimana delicata che vedrà la formazione di Gattuso affrontare prima il Napoli in Coppa Italia e poi la Juventus in Serie A. Per ora il ritiro è in programma fino a martedì ovvero fino alla sfida contro la compagine capitolina, poi anche a seconda dell'esito della gara si deciderà se proseguire o meno

Gattuso e la scelta dei giocatori del Napoli di andare in ritiro

Gennaro Gattuso ai microfono di Sky Sport, ha parlato della scelta di andare in ritiro. Una situazione che questa volta è figlia della volontà dei giocatori, e non arriva dunque dall'alto e dal presidente De Laurentiis: "Decisione che ha preso la squadra, non possiamo sottovalutare nulla. Bisogna guardarci in faccia e stare insieme, dirci quello che dobbiamo dire, sfogarsi. In questo momento non basta tutto quello che stiamo facendo. Non basta solo allenarsi, è la partita che ci giudica, questa è una squadra che deve cominciare a dirsi le cose in faccia. Ho giocato per anni con gente che mi stava antipatica, ma in campo davo tutto. È una squadra che ascolta, tante volte mi ha dimostrato che ha voglia di seguire. Non posso pensare, non credo, di poter entrare nella testa dei giocatori e dare il carattere che avevo io".

77 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views