Napoli, il Covid blocca i nazionali: i giocatori convocati costretti a rimanere a casa
La decisione dell'ASL di Napoli, ovvero vietare la trasferta di Torino ai giocatori di Rino Gattuso, non ha soltanto provocato un terremoto in Serie A ma anche complicato il lavoro dei commissari tecnici di diverse nazionali. Con l'invito a rimanere in isolamento presso il proprio domicilio, i calciatori azzurri che nei giorni scorsi avevamo ricevuto la convocazione non potranno dunque partire per i vari ritiri e scendere in campo con le rispettive nazionali.
La nota inviata dal Napoli alle federazioni
A confermarlo è stato lo stesso club di Aurelio De Laurentiis che, in una comunicazione ufficiale inviata a tutte le federazioni coinvolte, ha spiegato come i giocatori non possano muoversi da Napoli per i prossimi 14 giorni. Nonostante il loro contatto diretto con i due positivi (Piotr Zielinski ed Elif Elmas), ci sono però degli esentati nel gruppo partenopeo: tutti quei giocatori che al momento non si allenano con la squadra perché in attesa di essere ceduti. Tra questi Milik, che infatti ha raggiunto la nazionale polacca, e Ounas e Ciciretti che allenandosi in orari diversi dai compagni, non sono mai entrati in contatto con il resto della rosa napoletana.
La protesta dei tifosi del Napoli
La rinuncia a partire e la più che probabile sconfitta a tavolino e relativa penalità di un punto, ha intanto agitato la tifoseria partenopea. Nelle ultime ore sono infatti comparsi diversi striscioni di protesta in vari punti della città: tutti decisamente critici con la FIGC e la Lega di Serie A che avevano ignorato la richiesta di rinvio di Aurelio De Laurentiis. La farsa dell'Allianz Stadium, oltre a creare un imbarazzante precedente, ha così surriscaldato il clima intorno al campionato e portato a livelli di guardia il già precario ‘feeling' tra le due tifoserie: da sempre divise da una rivalità che, spesso, è purtroppo sfociata in censurabili atteggiamenti ostili.