Napoli, Gattuso non si fida del Lecce: “È una partita trappola per noi”
Ritrovata la strada giusta e arrivate due vittorie consecutive in campionato contro Juventus e Sampdoria, il Napoli di Rino Gattuso affronta il Lecce nel match valido per la 23esima giornata di campionato: una partita che secondo il tecnico partenopeo nasconde grandi insidie. "Quella di domani è una grande trappola – ha spiegato Gattuso nella consueta conferenza stampa della vigilia – Se non interpreteremo la gara come con abbiamo fatto con la Juve e la Lazio, sarà una partita molto difficile. Il Lecce è una squadra che gioca e può far male. Abbiamo tutto da perdere e voglio vedere la cattiveria giusta".
Dopo aver mandato il messaggio ai suoi ragazzi, il mister napoletano ha tracciato un bilancio delle sue prime settimane di lavoro: "Sono contento di quello che stiamo facendo. Per come la squadra si impegna e lavora nella quotidianità. È una squadra che recepisce e ha voglia di stare in campo. Il lavoro più grande che abbiamo fatto è quello di non perdere giocatori. Abbiamo fatto carichi di lavoro pensati, cambiando un po' a livello fisico. La squadra mi ha dato grande disponibilità".
Il futuro di Gattuso
"Contro la Fiorentina è stata una partita imbarazzante, abbiamo toccato il fondo – ha proseguito Gattuso – La consapevolezza di essere una squadra forte c'è, ma oggi valiamo 30 punti. Insigne ha detto che abbiamo fatto dei danni. Ed è vero. Li abbiamo fatti tutti. Anche io. Ed è per questo che non possiamo permetterci di pensare a dove saremo tra 7/8 gare".
Confermata la presenza di uno dei suoi giocatori più importanti ("Koulibaly giocherà sicuramente dall'inizio con il Lecce"), Gattuso ha poi parlato anche del suo futuro: inevitabilmente legato ai risultati che la squadra azzurra riuscirà ad ottenere a fine stagione: "Il mio futuro oggi non ha importanza. Ha importanza il futuro del Napoli. Io ho un contratto di un anno e mezzo con alcune opzioni. Io devo pensare ad oggi. Sono orgoglioso che mi sia stata data questa possibilità e di allenare il Napoli – ha concluso – La priorità non è il mio contratto, ma far crescere questa squadra".