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Napoli, Gattuso: “La squadra non deve sentirsi bella come Brad Pitt, ma brutta come me”

Alla vigilia della partita contro il Torino, il tecnico partenopeo ha lanciato un messaggio ai suoi giocatori: “Il Barcellona è acqua passata, ora dobbiamo concentrarci sul Torino e chi scenderà in campo dovrà essere al 100% mentalmente e fisicamente. Il mio futuro? A me piacerebbe tanto restare”.
A cura di Alberto Pucci
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Passato indenne l'ostacolo Barcellona, il Napoli di Rino Gattuso aspetta il Torino per la 26esima giornata di campionato. Alla vigilia del match del San Paolo, il tecnico partenopeo ha chiesto ai suoi giocatori lo stesso atteggiamento messo in campo in Champions League contro Messi e compagni: "C'è un po' di stanchezza dopo la partita con gli spagnoli, ma domani chi scenderà in campo dovrà essere al 100% mentalmente e fisicamente. Giochiamo con una squadra fisicamente molto forte e deve giocare chi può battagliare".

"Nel calcio di oggi difficilmente le squadre riescono ad affrontare 10-15 partite con la stessa intensità, mentalità, voglia, passione – ha aggiunto Gattuso – Se dopo la Champions pensiamo di essere diventati Brad Pitt non va bene, i giocatori devono pensare di essere brutti come me. Il Barcellona è acqua passata, ora dobbiamo concentrarci su Belotti, Zaza, Ansaldi, N'Koulou. Il Torino non vince da tempo ma ha giocatori importanti".

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Lozano e il futuro di Gattuso

Durante l'incontro con la stampa, il tecnico napoletano ha parlato anche delle difficili scelte chiamato a fare prima di ogni partita: "Ho a disposizione dei giocatori importanti. Lozano e Meret sono fortissimi, ma per come voglio giocare io…Lozano? Ho parlato con lui. Può garantirmi una fase difensiva? Io ragiono così, a livello aziendale non mi sto comportando bene, ma schiero giocatori funzionali. Fa male vedere Lozano in tribuna ma devo fare delle scelte, poi tutti dovranno farsi trovare pronti".

"Il mio futuro? A me piacerebbe tanto restare – ha concluso Gattuso – Ho un contratto fino al 2021 con una via d'uscita mia del 30 aprile, ma il problema non è il contratto, io penso solo a lavorare, poi col presidente mi sento 3-4 volte al giorno e ne parleremo, ma non è la priorità oggi. Io penso a star bene con me stesso, io mi gaso in un ambiente bello, voglio stare bene, voglio allenare persone che hanno voglia di venire qui, sto molto bene qui ed ho riscontrato grande professionalità. Sembra sempre che non funzioni nulla, ma qui ci sono persone nel club che sono tanta roba".

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