Napoli, furia De Laurentiis: “Gli arbitri? Tabula rasa, mandiamoli tutti a casa!”

E' una furia il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis dopo quanto si è visto nelle ultime giornate di campionato sui vari campi di Serie A, con errori arbitrali importanti, sviste con il VAR, confusione decisionale e una totale difficoltà nel gestire le varie situazioni, Intervenuto sulla radio ufficiale del club non ha usato mezzi termini: "L'arbitro non è una macchietta, perché dobbiamo farla diventare tale? Lui deve essere l'imparzialità fatta persona.
Il problema arbitrale è serio e complesso che non vuole essere affrontato. Bisognerebbe fare tabula rasa, bisognerebbe mandare tutti a casa. Tutti dovrebbero essere stranieri e ben pagati. Se sbagliano vanno multati, al terzo sbaglio vai a casa
Il VAR agli allenatori
L'intervento del presidente del Napoli arriva dopo una settimana intrisa di polemiche su episodi contrastanti, dubbi, al limite del regolamento e dell'interpretazione. Il tutto, caramellato da un utilizzo del VAR che sta diventando un elemento estraneo alla regolarità delle partite in programma, utilizzato male e a momenti alternati. La sensazione sempre più diffusa è che serva un'evoluzione del mezzo e del suo utilizzo
Perché non dare una chiama VAR a testa agli allenatori? Se tu dai per due volte in una partita la possibilità di chiamare la VAR ad entrambi gli allenatori, quanto tempo perdiamo? Non tanto. Si perde più tempo come si fa ora, visto che l'arbitro non sa tenere l'autorità in campo.
Il VAR d'aiuto, non per colpire
Problemi di autorità ma anche di lucidità nei momenti che maggiormente contano in una partita. Che possono venire risolti in prima istanza dalla collaborazione di tutte le forze in campo. Per De Laurentiis la moviola non può restare unica prerogativa in mano esclusivo ai direttori di gara, è un controsenso in termini.
Il VAR deve essere d'aiuto direttamente chiesto dalle squadre. C'è questa ostinazione a non capire che il VAR deve essere un aiuto. Evidentemente manca la concentrazione e la serenità in campo: a Roma non è stato permesso ad Ancelotti di stare in panchina per una stupidità ed una ottusità di regolamento
La classifica che non preoccupa
Poi, il pensiero alla classifica che ha visto quest'anno il Napoli scivolare via dalla zona Europa, a 18 punti, in una situazione delicata ma che non preoccupa De Laurentiis che proclama fiducia e pazienza ai propri tifosi.
Non mi preoccupano i 18 punti in classifica, vedo un bel groppone che alla fine è tutto lì. Credo che noi abbiamo avuto dei ritardi dovuti al fatto che alcuni uomini chiave hanno fatto tardi la preparazione. Ai tifosi dico di non preoccuparsi perché non c'è da preoccuparsi. Mercato? Il mercato di gennaio serve a riparare, magari ci possono essere dei giovani che possono essere dati e che non sono ancora innestati nella formazione.
Ritiro confermato
Malgrado il diverso pensiero espresso da Carlo Ancelotti sul ritiro ‘punitivo' dopo lo scivolone di Roma, Aurelio De Laurentiis ha anche confermato la decisione della società spiegandone i motivi: "La squadra sarà in ritiro fino a domenica prima della partenza per le rispettive nazionali"
In estate non tutti hanno svolto il ritiro pre campionato e questo può incidere sul collettivo, sul lavoro di gruppo, sull'amalgama che una squadra deve avere per giocare a certi livelli. Ci sono stati impegni, ritardi e infortuni. Ancelotti è un grande allenatore e so che capisce.