Napoli-Fiorentina 0-2: Chiesa al top, inventa e fa gol. Luperto è il flop degli azzurri
Alla fine il Napoli perde anche contro la Fiorentina. Al ‘San Paolo' finisce 2-0 in favore della Viola che manda all'Inferno gli azzurri e li condanna all'ennesima settimana da incubo. Chiesa, fra i migliori in campo della gara, apre danze nel primo tempo, la rete di Vlahovic chiude la contesa nella ripresa. A fare la differenza nella squadra ospite anche gli strappi di gente come Castrovilli e Benassi, davvero immensi nell'arco dei 90′. Mentre nel Napoli è praticamente assente il centrocampo con Allan e Zielinski che faticano non poco a reggere il ritmo della squadra di Iachini. Da dimenticare invece la serata di Luperto, fra i più negativi. Insigne prova ad accendere i suoi ma senza fortuna. Vediamo dunque le pagelle commentate di questo Napoli-Fiorentina.
I voti della sfida al ‘San Paolo’
NAPOLI (4-3-3): Ospina 6; Hysaj 6, Manolas 5,5, Di Lorenzo 5, Luperto 4,5; Allan 5 (56′ Demme 5,5), Fabian 5,5,
Zielinski 5,5 (64′ Lozano 5,5); Callejon 5 (75′ Llorente sv), Milik 5,5, Insigne 6. All. Gattuso.
FIORENTINA (3-5-2): Dragowski 6,5; Milenkovic 6, Pezzella 6,5, Caceres 7; Lirola 7, Benassi 7, Pulgar 6, Castrovilli 7,5, Dalbert 6,5 (87′ Ceccherini sv); Chiesa 7,5 (78′ Sottil sv), Cutrone 6,5 (66′ Vlahovic 7). All. Iachini.
A fare la differenza è sempre Chiesa
L'ha timbrato Federico Chiesa il primo gol della serata al ‘San Paolo'. Il fenomeno della viola infatti c'ha messo poco per far capire a tutti che la Fiorentina di lui, non può proprio fare a meno. L'intesa con Cutrone, la prima in stagione dopo il ritorno in Italia dell'ex bomber del Milan, è stata subito perfetta. Ma se per il #63 dei toscani il gol è stato annullato dopo il check del Var, non si può dire lo stesso di Chiesa. E' stato lui infatti a seguire al meglio l'azione iniziata da sinistra da Castrovilli per farsi trovare pronto al centro dell'area e raccogliere l'appoggio di Benassi bravo ad imbeccare Fede tutto solo. Il gol è roba facile per uno come lui che trafigge Ospina e costringe i partenopei a rientrare nello spogliatoio dopo 45′ sotto di un gol. Una partita a tutto campo per lui che nella ripresa torna a fare la differenza svariando da destra a sinistra su tutto il fronte d'attacco non concedendo alcun punto di riferimento alla difesa azzurra. E' stato proprio questo la chiave del match del fantasista viola. Unica nota negativa, quel gol sbagliato nel secondo tempo, ma si è subito rifatto entrando di diritto anche nel lancio che ha ispirato l'azione dello 0-2 firmato da Vlahovic.
Insigne fa il possibile. Caceres sembra insuperabile
Gli è mancato il gol, che forse gli avrebbe dato anche maggiore sicurezza e fiducia. Già, perché Insigne è stato forse il più positivo della squadra di Gattuso (o forse il meno peggio). Ha centrato il palo nella ripresa con un tiro da fuori area e forse avrebbe voluto fare anche di più. Ma il #24 degli azzurri ha dato comunque un contributo importante in campo con tanti dai e vai ed inserimenti pericolosi che hanno messo molto in difficoltà la difesa viola. Insigne, a differenza dei suoi compagni di squadra, nella ripresa ha continuato a giocare così come nei primi 45′, ma senza trovare fortuna in zona gol. Bene ma non benissimo anche perché non aveva fatto i conti con un giocatore come Martin Caceres, un autentico muro nel terzetto arretrato viola capace di leggere prima la giocata dei centrocampisti partenopei per le punte e bravo ad intercettare tanti palloni.
Luperto timoroso, Vlahovic ne approfitta nella ripresa. Benassi da applausi
Arretrare quando l'avversario ti punta non è mai una buona idea. E lo sa bene Luperto che in occasione del gol dello 0-2 di Vlahovic, s'è fatto (ancora una volta) sorprendere da un giocata della Fiorentina. Sia da terzino sinistro, ruolo in cui ha iniziato la partita, che da centrale, il giovane difensore azzurro è apparso timoroso e poco propositivo. Poca sicurezza che hanno reso la difesa azzurra vulnerabile sotto tutti i punti di vista. E allora ecco che anche il primo Vlahovic di turno, alla prima palla pericolosa sui piedi, è riuscito ad insaccare il gol della sicurezza per la Viola. Da sottolineare anche la prova maestosa di Marco Benassi che si è ripreso la Fiorentina ed è stato protagonista, oltre all'assist per il gol di Chiesa, anche di una partita di grande forza e intelligenza tattica.
Allan e Zielinski troppo frenetici. Pulgar gestisce, Castrovilli è uno show
Neanche 60′ e Gattuso li ha sostituti entrambi. Non è stata forse una bocciatura per i due centrocampisti azzurri, ma la partita di Allan e Zielinski probabilmente ha un po' deluso il tecnico dei partenopei che non ha avuto da loro quella spinta che si aspettava. In realtà il brasiliano, seppur protagonista di buone giocate individuali, in alcuni frangenti è apparso in ombra, quasi assente in campo. Diversamente dal polacco che è stato forse l'unico a cambiare passo, bravo anche ad andare vicino al gol nel primo tempo, ma inefficace. A volte si è intestardito a tenere tanto la palla, altre è stato invece troppo frenetico a forzare la giocata per gli attaccanti. Insomma, si doveva far di più, la sostituzione è stata giusta. E' certo che comunque in quella zona di campo i due centrocampisti del Napoli hanno dovuto fare i conti con un tandem di tutto rispetto composto da Pulgar e Castrovilli. Se il primo ha controllato completamente le giocate degli avversari in zona centrale, il secondo è stato un vero valore aggiunto nelle azioni della squadra di Iachini. Ha superato avversari come birilli, entrando di diritto nel primo gol del vantaggio di Chiesa e c'ha messo del suo anche in fase di ripiegamento. Un giocatore completo che ha fatto la differenza anche al ‘San Paolo'.
Per Demme è un esordio di grande personalità
Personalità, coraggio e anche tanta voglia di mettersi in mostra. E' stata più o meno questa la sensazione iniziale che tutti hanno avuto quando Pietro Demme è entrato in campo. Un tipo di giocatore che è forse mancato troppo al Napoli e che ha esaltato anche le qualità da mezzala di Fabian Ruiz. Demme ha giocato diversi palloni in orizzontale prendendo però in mano il reparto rifinendo anche in verticale. L'ammonizione è forse sintomatica della sua voglia di volersi far notare subito dal ‘San Paolo', ma è sicuramente un giocatore che può fare comodo a Gattuso nel corso di questa stagione storta e complessa. Ben 45 palloni toccati, 3 dribbling subiti e 3 dribbling subiti ma il 95% di passaggi precisi totalizzati da quando è entrato in campo. Non è stato sicuramente l'esordio migliore ma il tocco di palla e la grinta di Demme lascia ben sperare per il futuro.